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Da "Sexananda"
La vera arte del Tantra
Questo libro è dedicato alla Madre,
il Grande Principio Femminile dell’Universo,
e alle Sue figlie, le Donne.
Attraverso le donne ho amato.
Attraverso le donne ho sofferto.
Attraverso di esse ho sbagliato e ho pagato.
Attraverso di loro ho scritto.
Questa è stata la mia terapia.
UN’OBIEZIONE PREVISTA........
by Stefananda
Sappiamo già che un folto nugolo di scettici (intellettuali, profondi esoteristi, editori iniziatici, cabalisti della politica tantrica magistica) obietterà: “Questa storia del vecchio manoscritto ritrovato nel bauletto verde è una bufala incredibile: e se i Tantrananda (nonno e nipote) non fossero mai esistiti?!? E se si fosse inventato tutto quel matto di Stefananda?”
...Mah!!!Eppure non abbiamo inventato nulla. E’ questa, grossomodo, l’origine di gran parte dei metodi di illuminazione oggi riscoperti: mantra, iniziazioni esoteriche e sessoteriche, messaggi astrali dalla Via Lattea, antiche tecniche mistiche ieri dimenticate e oggi ritrovate.... siamo immessi ed immersi in questa grande onda cosmica, la Nuova Era permette ai suoi figli e nipoti questo ed altro.
E poi..... magari voi siete uno di quelli che seguiva i messaggi di quel tale che era la reincarnazione di Gesù e di Buddha riuniti in un corpo solo. O forse andavate ai seminari di quell’altro tizio che, essendo la reincarnazione di Giovanni Battista, parlava con gli angioletti (uno maschio e uno femmina), seduti ai suoi lati, invisibili a tutti ma non a lui (ovviamente). Peccato che egli, qualche mese dopo le sue sante esibizioni, non abbia resistito alla tentazione di violentare un’allieva che, ingenuamente, stravedeva per il nuovo Messia. Ma forse la sua era solo una scusa per vedere che differenza passava tra le carceri di duemila anni orsono e quelle di oggi.
Può poi darsi che voi faceste parte di quel circolo esoterico, tenuto dalla nota medium, recente incarnazione di antiche divinità egizie, dalle quali riceveva (e quindi ripeteva) in trance messaggi in napoletano.
Sicuramente anche a voi sarà capitato, almeno una volta nella vostra vita, di essere stato rapito da un’astronave per essere trasportato su un altro pianeta, a cospetto di una razza cerebralmente più evoluta, rigorosamente color verde e con orecchie a punta.
O magari, chissà, siete uno che girate con un cristallo diverso per ogni tasca o anfratto del corpo: uno per la protezione astrale, uno per la crescita spirituale, uno per avere più fascino ed attrarre l’anima gemella e un altro ancora per vincere al lotto.
Oppure, meglio ancora, chiaro segno di progresso interiore ancor più evoluto, avete ottenuto delle iniziazioni taumaturgiche per via astrale ed orale dalla ben nota Triade dei Maestri Reiki: Usui, Utui e Umiei.E’ tutto OK, è tutto perfetto, direi - e con grande soddisfazione, credetemi - ma se queste fortune ce le avete avute tutte voi, perché io non potrei avere riscoperto gli antichi insegnamenti mistici di Tantrananda in un antico bauletto verde, e proprio nello storico quartiere romano di Testaccio?
La mia verità vale meno della vostra?
BOH!!!
PERCHÉ É COSÌ DIFFICILE TROVARE L’AMORE ?!?
Laura sta cercando un compagno.
Rossella sta cercando una storia seria.
Stefania sta guardandosi in giro per trovarsi un “amico”, perché del marito s'è rotta e lui s'è rotto di lei. Margherita, dopo essere stata sfogliata da tutti, per anni, sta cercando il vero, grande, unico Amore della sua vita, sennò va in convento.
Alessandra è depressa perché ha rotto da poco e non sa cosa il futuro le riserva.Ah, l'amore, che grande problema. Che grande anatema.
Poniamo che, idealmente convinti, integerrimi e pivettiani, voi siate lì in attesa del principe azzurro e della principessa rosa.
Esistono e ci sono, da qualche parte, io ne sono certo e ci credo, alla faccia dei cinici sarcastici ma sono così rari che rischiate di farvi venire le ragnatele sul pube…..
Che farete, allora?
Aspetterete ancora, nonostante tutto, tra un romanzo di Liala e qualche telenovela o cercherete una soluzione alternativa, diciamo di compromesso? Oppure continuerete a portarvi avanti quel rapporto che langue da anni, che vi impoverisce, vi umilia, ma che, essendo pur sempre una sicurezza, non avete il coraggio di tagliare?
Oppure resterete soli con mammà?
A volte, il “meno peggio", una qualche forma di compromesso è meglio di niente.
Allora, ci si guarda in giro e si cerca di scoprire nel mucchio, dove lo sport comune è comunque quello di guardarsi intorno, quello/a un po’ più adatto/a per sé al momento.
Sì, perché, anche così, non è che tutti possono andar bene, né si può andare con tutti.
Anche qui, è necessario "caparselo" l'amico o l'amica che sia e dovrà essere, in qualche modo, una persona "speciale" per voi.
Sì che ci vuole: una persona SPECIALE ! (Ma 'ndo sta, che la voglio pure io?!)Ognuno, nel suo ambito di mondo, si preoccupa di trovare e di ricevere l’amore, quasi nessuno s’ingegna, invece, di offrirlo o di ricambiarlo, quando c’è.
Ecco qual è il problema. La richiesta non manca, ma l’offerta?
Ragazzi, bisogna che studiamo di più e a fondo le leggi dell’economia, monetaria e affettiva.C’è un Lui che sogna una Lei top model, alta, bionda, occhi verdi, petto torreggiante e benestante.
C’è una Lei che sogna un Lui alto, bello, ricco, virile, possibilmente somigliante a Steven Seagal.
Ma con questi presupposti (guardatevi un po' in giro….) non si piglia pesce, in tutti i sensi.
Quand’è che si troverà realmente una soluzione?
Quando, finalmente, s’imparerà ad essere moooooolto meno egoisti, esclusivisti e possessivi, ossia - in altre magiche parole -: dei VERI TANTRICI ROMANTICI, con due mantici così......In fondo, l’amore è una cosa seria, bisogna lavorarci sopra seriamente.
Lo dicevo sempre a quella cara fanciulla che mi chiedeva in continuazione un parere: “Mia cara Ninfetta, l’amore è un impegno, è una cosa seria !!!”
E lei, di rimando: “Ma… e il matrimonio?”
“Ho detto che l’amore è una cosa seria, mica io !!!”
INTERMEZZO “SPOT”: MESSAGGIO TANTRICO
A voi, o tanti ricercatori della vostra metà perduta e agognata, consiglio di praticare gli esercizi e le meditazioni che troverete più avanti, nella seconda parte di questo sacro ed esoterico testo.
Sono delle antiche tecniche prese da un introvabile testo tantrico, “Il pipolo magico”, da me tradotte e liberamente adattate.
Tocca tradurre, perché oggi non si scrivono più simili testi.
Una volta sì: all’epoca la televisione, Berlusconi e la Coca Cola non c’erano. Si aveva più tempo a disposizione, meno esigenze e si era meno rincoglioniti.
COME TROVARSI E CONQUISTARE UN PARTNER,
SENZA DOVER RICORRERE A INSERZIONI, AGENZIE MATRIMONIALI, LINEE CALDE, CASE CHIUSE E INTERNET?!?
(..... E senza essere fichi come Ercole???)
Questa è la domanda più spiazzante che mi si possa fare oggi: io sto ancora studiando, so che scriverò un testo, un decalogo o un centalogo, su come diventare Grandi Amatori, Grandi Amati, Grandi Conquistatori e Grandi Conquistati (me l’ha predetto la “macchina chiromantica” del Luneur di Roma, alle giostre), ma mi sono inceppato alla sesta riga della prefazione. Ora, sto prendendo lezioni private (da una donna esperta, è ovvio).
Certo, se non vi bastano le “alternative” che sono state elencate nel titolo di questo capitolo, ho la vaga impressione che siate o disperati, o sfigati o imparentati con Giacomo Leopardi e poi, oggi col denaro s’acquista tutto, possibile che siate così tirchi e che non c’abbiate manco ‘na lira da spendere?!? .....Non ci credo se non vedo!!!
E’ vero, esistono delle tecniche tantriche segretissime sul come propiziarsi l’amore e l’interesse altrui (anche senza essere ricchi e famosi o dei gran ficoni alla “Beautiful”), ma se ve le svelassi ora, senza nemmeno farvele pagare, che segreto ci sarebbe più?
Riesco già a vedere e immaginarmi un aumento fitto della concorrenza e, sì che sono Tantrananda, ma mica ho detto d’essere anche scemo.....
Eppure, l’oroscopo del giornale di oggi m’implora di essere generoso e di elargire qualche consiglio ai più afflitti, se non altro per evitare qualche altro suicidio, oggi così in voga.
Non darò consigli alle donne, mi sentirei ridicolo: esse sono “seduttive” per natura, questo è un fatto, anche una racchiona potrebbe confermarcelo: semmai il problema è come difendersene.
La donna, istintivamente, o per calcolo, o per una sintetica e paraculesca combinazione di ambedue le cose, riesce ad essere seduttiva e (pure!) a farvi credere che voi avete suscitato il suo interesse e che, quindi, l’avete ammaliata e conquistata.
Fin qui va bene, è cosa tragica quando esse vogliono soltanto mettere alla prova il loro “potere di seduzione” ma senza un reale interesse per voi da parte loro: allora succede che tutto si svolge “come da copione”, ma poi, quando siete lì lì per estrarre il vostro pistolino, quella:
1. Si mette a ridere e vi dice che l’avete fraintesa;
2. Vi dice che ha un improvviso mal di testa e che, per ora, non se la sente: casomai un’altra volta;
3. Vi rivela che ha un fidanzato molto geloso e possessivo e che, sì, lei vi vuol bene ma non si sente di tradirlo.
Queste sono le casistiche più frequenti.
Allora, voi sgonfiate il vostro pistolino (fa da sé, a quel punto), lo rinfoderate, vi sentite scontenti e coglionati e cominciate (o continuate) ad odiare le donne, le quali diranno, a loro volta, che siete uno stronzo come tutti gli altri uomini.
E il carrozzone va avanti da sé, come diceva la famosa canzone.
La cosa può essere abbastanza umiliante per un uomo o un presùntosi tale per diritto di nascita; è vero che lo è, ma non puoi stare nella testa e nell’utero di una donna: semplicemente, non puoi farcela.
Quando loro decidono di prenderti per davvero o per il culo, sei preso - in un modo o nell’altro.
Se poi risvegli in loro lo stesso tipo di interesse che può risvegliare una calzamaglia rotta, sei fatto amico, sei proprio fatto.
Puoi metterti a testa in giù (è così che ho cominciato a praticare lo yoga), in equilibrio sulla punta del naso davanti a loro, ma sei fregato comunque.
A quel punto ti conviene diventare gay.
Vedrai che allora le occasioni non ti mancheranno.
Cos’altro conviene fare?
Ostentare ricchezza, cultura, savoir faire, signorilità e cento altre cerimoniose maniere non serve, soprattutto se non si è ma si fa: il trucco non reggerà molto, in media la donna è, non solo furbacchiona, ma anche molto intuitiva: voi tentate mille arzigogoli e giravolte, prendendo alla larga il fatto che lei vi interessi, in un qualche modo, e vi sottoponete a decine di rituali sociali istituzionalizzati e altri convenevoli che, si sa, non servono a un cazzo, ma aiutano a creare lo scenario che si crede sia quello “giusto”, falsando il fatto che è, appunto, “costruito” e non spontaneo.
A quel punto, visto che state prendendo parte a una recita, dovrete accettare tutto, anche un rifiuto o una sconfitta o un’eventuale umiliazione: è il gioco che lo richiede.
Io vi direi (ma verrò preso ancora una volta per matto e per “fuorimoda”), di essere il più possibile spontanei: sì, spontanei - siate come siete.
Non illudetevi e non illudete.
Se piacerete così come siete, sarà un gran bella soddisfazione, non dovrete più neanche fingere o nascondervi, dando perfino un calcio nel culo alle convenzioni.
D’altra parte, pur fingendo bene, quanto potreste continuare a farlo?
Prima o poi, la vostra natura reale, la vostra vera “impronta” emergerà, con tutta la sua forza, la sua evidenza, e sarete enormemente disprezzati dall’altro/a. Cos’a aspettarsi, allora, se non i soliti, canonici, aspri commenti del caso?
“Ma tu i primi tempi parevi così carino, dolce e fedele...”;
“Una volta non eri così, cos’è successo? Sicuramente hai un’altra”;
“Ah se lo avessi saputo che eri così, anziché cosà...”.
E così via.Quante delusioni, quante illusioni e sofferenze e tutto per “onorare” il copione del corteggiamento, del “sembrare” e del conquistare.
PPPPPPPPPPPPPPPPPPPPPPPPPRRRRRRRRRRRRRRRRRRRR
Scusate, mi è scappato un peto irriverente. Che il galateo mi perdoni.
O che mi fulmini, una buona volta.
L’INNAMORAMENTO
L’innamoramento non è una cosa seria.
Ci si innamora sempre di chi non si conosce, perché sennò è finita.
Quasi nessuno s’innamora di qualcuno che già conosce da anni: che gusto c’è?
E’ troppo scontato, troppo normale, non ci si emoziona e non si sogna più.
Invece, tutto quello che è nuovo e - dunque - “misterioso”, ci attira e ci prende.
Ma non è di lui o di lei che t’innamori, è dell’immagine che tu hai di lui o di lei che t’invaghisci, di quello che tu credi - o meglio, t’aspetti - che egli o ella sia.
Poi, quando il giochetto si esaurisce e si svela è la fine: hai già pronto un elenco di critiche, accuse, lamentele e rinfacciamenti cui non fanno invidia, come lunghezza, né lo scontrino delle spese di Natale sostenute al supermercato né l’eventuale lista di nozze che avevate preparato quando eravate convinti che fosse lui (o lei) la persona “giusta” che da sempre aspettavate.
Ma, ancora una volta, l’appuntamento - chissà com’è - era stato mancato da entrambi.
Ecco perché, di solito, sono più le separazioni e i divorzi che non le unioni.
Per fortuna, però, che le separazioni sono necessarie per creare altre unioni.....
Ci vogliono un po’ di fantasia e di aspettative per invaghirsi di qualcuno, sennò chi te lo fa fare?
Dovrebbero essere bastate le disillusioni precedenti per farti riflettere un po’, ma siccome hai bisogno d’illuderti, prima o poi ci ricaschi.
Essì che ci ricaschi. Soprattutto d’estate, con la fantasia che se ne va a briglie sciolte.
Ma, bene o male, è sempre una questione d’immaginazione: per esempio, tu che ne sai chi è lei? Magari russa la notte, magari è spendacciona (non provare, per scoprirlo, a darle in prestito il tuo portafoglio) oppure autoritaria/bossiana o forse adora farsi un ometto sbattuto fresco al mattino.
Sì, hai capito bene, non ho detto “ovetto”, ho detto “ometto”.
Perché credi che io abbia, ultimamente, l’aria di un rincoglionito con le occhiaie?
E’ questo il motivo per cui non riesco più a scrivere nulla di decente: prima elaboravo di notte e al mattino presto scrivevo, ora elaboro sempre di notte ma al mattino, puoi scommetterci, se la passa meglio il foglio che sta dentro la mia macchina da scrivere: è un tipo di rullo più leggero.
Una volta credevo di salvarmi con delle relazioni poco impegnative: ero convinto che le donne già “impegnate” fossero poco esigenti perché, nel loro piccolo, qualcosa di assicurato per colazione ce l’avevano. Sai, di questi tempi.....
E invece no, erano peggio di quelle “libere”, non le fermavi neanche fingendoti morto scazzato sul campo di battaglia. Sono fameliche, certe donne.
Avrebbero dovuto darmi un vitalizio, tutti loro: fidanzati, mariti e conviventi.
Ci ho scritto “Tantrananda” in fronte, mica “Jo Condor” o “Joe Falchetto”.
Dovreste trascurare di meno le vostre donne, cari signori, altrimenti noi uomini liberi (o “single”, o “soli”, come affermano i media), rischiamo di diventare una razza in via di estinzione (per colpa del troppo scopazzamento abusivo).
IL “TRADIMENTO”
La “colpa”, se c’è una “colpa”, è dei maschietti più che delle “loro” donne.
Infatti, se non ci fosse una qualche carenza nelle loro relazioni, dubito che esse andrebbero a cercarsi dei diversivi altrove.
Essì che una volta una fanciulla che ho (tantricamente) frequentato mi ha rivelato, quasi con vanto, “mi viene da ridere, perché voi uomini siete generalmente considerati, perfino tra voi stessi, dei “cacciatori” e dei “traditori” e invece le più paracule siamo proprio noi donne. Me ne faccio di risate con le mie colleghe sui nostri reciproci ometti” (io non ne dubito, e voi?).
Non era granché come amante o come amica, mancava di galanteria, di raffinatezza, di sensibilità e di riguardo. Nonostante ciò, amava molto i gatti e se ne trovava uno abbandonato in strada non esitava a dargli rifugio in casa sua, tanto che a volte avrei voluto essere un micio.
A modo proprio, quindi, lei era d’animo nobile, ma se amate respirare non provate ad avvicinarvi a casa sua, soprattutto d’estate: avete mai provato a tenervi in casa una decina di gatti? E’ una domanda, non un consiglio......
Ebbene, a tutt’oggi, nonostante questa “confessione”, mi rifiuto di pensare che le donne siano tutte così cinichette.
Io non faccio moralismi, accetto tutto e Dio anche è in tutto, ma non c’è di che vantarsi a danno altrui e le guerre dei poveri tra poveri non mi riguardano né m’interessano: credo in qualcosa di migliore.
Troviamolo e avremo smesso di tradire ma, soprattutto, di tribolare.
E se, casomai, non lo trovassimo, non vale la pena di accusarsi e di scannarsi a vicenda: meglio star da soli o concedersi incontri senza troppo impegno.
Del resto, non avere impegni è già un bell’impegno!
E’ da notare, poi, ma senza imitarli troppo, che spesso quelli che s’impegnano, prima s’impregnano, poi passano il resto del tempo a massacrarsi e a ripulirsi. Pronti a impregnarsi ancora. Questi sì che sono veri eroi.... mammà, quanto t’ho delusa, adesso me ne rendo proprio conto.
Nel comune “codice” delle convenzioni, scritte e non, il “tradimento” è penalizzato, ma i fatti e le vicende umane portano all’ipocrisia e ai comportamenti di facciata.
Eh sì, si vorrebbe dare per scontato che, quando un uomo o una donna hanno una relazione stabile, non ci possa essere più un ulteriore “allargamento di interessi”.
Ergo, se ti piace una persona e ci stai bene, non è possibile che possa piacertene un’altra e starci bene comunque, magari anche meglio, per certi punti di vista. Devi vergognarti e basta.
La teoria, le regole e i fatti, si sa, non sempre coincidono e spesso le circostanze smentiscono qualunque teorema in proposito.
Allora, cosa fare? Il “codice” parla chiaro: limitarsi a tradire con lo sguardo, il pensiero e la fantasia o tradire pure col “resto”?
Eh, cari amici, fate voi, io mica posso scrivere un altro manuale, non avete visto quanti ce ne sono in giro?
Quanto a me, interrogato sul tema specifico, dico che sto ancora imparando, sto appena alle elementari.....Chissà perché, tanti credono che gli uomini e le donne altrui siano sempre i “pezzi” migliori. Ma è una pia illusione, è solo meno stressante e meno impegnativo.
Tanti altri, invece, considerano il loro partner come una loro proprietà (ma non lo riconoscono quasi mai) e stanno bene attenti a rinchiudere la loro gallina, o il gallo, nel pollaio.
L’ho sempre detto nei miei sermoni: il mondo è pieno di polli, me compreso.A meno che non siate degli artisti o degli scrittori, e dunque non avete necessità di continue “spinte” ispiratrici ed esperimenti utili alla vostra “arte” (?), sconsiglio a tutti, in genere, la promiscuità nei rapporti.
Questo pianeta gronda già di rifiuti per conto proprio. Non aggiungetene altri voi col pretesto che “tanto lo fanno anche gli altri”.
Anche gli altri muoiono prima o poi; tutti, persino voi: però non lo vorreste!
Questa potrebbe essere una prova che non tutto quel che gli “altri” fanno può andarvi a genio.
Rifiutatevi di dare il vostro contributo. Un’eccessiva “disinvoltura” nei vostri rapporti affettivi vi renderebbe sicuramente cinici e diffidenti. Per non parlare degli sforzi che dovreste fare per tenere a bada i vostri sensi di colpa e nascondere i vostri movimenti occulti: che faticata!!! Vi conviene?
E, nel momento in cui lui - o lei - vi abbraccerà dicendovi che siete la donna - o l’uomo - della sua vita, e che sicuramente non c’è nessuna altra - o altro - come voi (perlomeno nei paraggi), la prima cosa che penserete dentro di voi, dato il vostro precedente e variegato curriculum, sarà senz’altro: “seeeee........ chissà a quanti altri l’avrai raccontato prima di me”. E probabilmente sarà proprio così...
Ma voi non perdetevi d’animo. Insistete. Cercate il vostro Grande, Unico Amore: diversamente, la vita potrebbe risultarvi troppo noiosa.
Non fate troppe esperienze. Non siate promiscui, date retta a me, a meno che non viviate una situazione relazionale rovinosa (ma in tal caso, se così fosse, perché non la chiudete? Lasciatela a qualcun altro, per esempio al vostro miglior amico) o non ne valga proprio, assolutamente, la pena - ma è così raro è difficile, almeno per i più.
Soprattutto, evitate relazioni con uomini e donne già “impegnati”: fidanzati, conviventi o sposati.
Potreste certamente divertirvi tanto (forse, ma non è certo...) ma il risultato più consistente, alla fine, sarà che voi non crederete più agli uomini (se siete donne) né alle donne (se siete uomini). Se poi siete “una via di mezzo”, Dio vi salvi. Avrete qualche problemino in più.
Anche se aveste la fortuna di incappare nell’unico essere umano fedele della vostra vita, vi ritrovereste prima o poi a pensare che tanto, alla prima occasione buona e favorevole, v’incornerà a dovere.
Saremo pure nell’età dell’acquario, ma viviamo in un mondo di tori.
Volete voi fare il torero? No?!? E allora regolatevi di conseguenza.
Io vi ho avvertiti: affari vostri.
Ragazzi miei, salvatevi finché siete in tempo.
Finché siete in tempo, S A L V A T E V I .
Non è la raccolta di facce e di cuori, non è la collezione di orgasmi che vi aiuterà ad essere più felici, in questa vita.
In realtà, ve la complicherà e i vostri sentimenti, se non sarete forti (ma quanti lo sono realmente?), ne usciranno frastornati e confusi.
Cento passioncelle colte al volo non valgono un decimo di una relazione unica, totale e appagante.
Non è solo per una questione di etica: se siete in grado di andare oltre i vostri propri convincimenti e condizionamenti, che rispondono al nome di peccato, tradimento, colpa, trasgressione, sarete individui abbastanza “liberi” da non lasciarvi sopraffare e da non sentirvene “sporcati”.
Ma, generalmente, al livello in cui siamo non è quasi mai così e mai si penserà “sto per unirmi totalmente e profondamente con questo altro essere, che sento molto”; piuttosto, il concetto sarà: “sto per farmi una scopata, speriamo che non si sappia in giro e che lui - o lei - non mi scopra”.
E, oltre ai guai tuoi, non puoi non considerare i sensi di colpa che l’altro sente e dai quali vieni comunque investito e non puoi sottrarti.
Dico, ragazza, diamine, se proprio vogliamo fare ‘sto peccatuccio insieme, facimmolo bene, no?
No.
Allora, è meglio evitare fin dall’inizio, ’ché poi diventa pure ipocrita, oltreché penoso.
Evita tutto fin da principio anche tu, Micia: non c’è bisogno di emulare l’ultimo romanzo che hai letto o l’ultimo film che hai visto, per vivere meglio.
Per fare certe cose, c’è bisogno di tanto senso dell’umorismo, tanta capacità di gioire, senza troppi contorsionismi mentali.
Mi vuoi per autolesionismo e per il gusto del senso del drammatico e del “peccato”?
Ferma là!
Non spostare un dito. Non muovere così quelle labbra. Non ubriacarmi con i tuoi effluvi. Non usare quello sguardo. Non muoverti proprio.
Vai per la tua strada, è meglio per tutti.
LA GELOSIA È UNA MANIA CHE L’AMORE SI PORTA VIA
La gelosia esiste perché si è vittime dell’attaccamento: si vuole possedere l’altro.
Si è gelosi perché si è insicuri, si è gelosi perché non ci si fida dell’altro, si è gelosi per orgoglio e per superbia.
Si è gelosi.
Questa è l’unica certezza e a ognuno spetta trovare il suo “perché”.
La fedeltà, quasi sempre, è una pratica ipocrita: vedete una donna (o un uomo) piacente e ve la immaginate in tutte le posizioni, pronta a soddisfare tutte le vostre voglie ai limiti del perverso: quando vi risvegliate dal sogno e aprite gli occhi, lei sta già “operando”..... con qualcun altro.
Brutta cosa, i sogni ad occhi aperti.
Naturalmente, voi avrete salvato l’onore e la bandiera: siete stati fedeli, non fetenti, potete gridarlo forte!
Non considerate, però, che ogni pensiero e ogni desiderio sono delle vere e proprie “azioni” mentali, che avvengono su un altro piano e in un’altra dimensione, d’accordo, ma sono anch’esse reali.
E’ il pensiero che precede l’azione verbale e l’azione fisica: questi due tipi d’azione nascono e seguono dalla prima, quella mentale.
Non sto facendo un corso di moralismo: leggetevi i Testi Sacri, anche i Vangeli, e comprenderete. Oppure, leggetevi un buon trattato di etica o di psicologia.
Vi renderete conto, allora, che voi potrete pure fare i furbini con voi stessi e prendervi in giro, o anche mettervi un ditino nel culo e girare su voi stessi, cantando “girogirotondo oh quanto è bello il mondo”, ma a un vero Saggio non gliela farete, perché voi avete solo il vostro ditino, lui ha invece un tronco d’albero pronto da darvi in testa per farvi svegliare dal vostro sonno ingannatore.
Ma, si sa, l’importante è salvare l’apparenza: che importa se poi, completamente eccitati, col pistolino vi siete sforacchiati i calzoni?
Ma, comunque, cosa fare se il vostro partner vi assilla, e voi, pur lindi e corretti non avete mai pensato di tradirlo/a, eppure continua ad ossessionarvi?
Vi ossessiona perché egli è, in primo luogo, ossessionato: è un vero proprio malato mentale. Peccato che queste patologie emozionali e psichiche non vengano riconosciute come vere e proprie malattie nella nostra cultura. Soltanto quando ci scappa il delitto passionale si parla di malattia o di pazzia, come se il sentimento distruttivo alla base fosse diverso da quello che, comunemente, definiamo “gelosia”.
“Gelosia” fa rima con “follia”, ricordatevelo.
Cosa fare? Non vi invidio: se sarete saggi, non potendo cambiare le cose, vi consiglio di affidare il vostro partner a un vostro amico, naturalmente del sesso opposto: che se la sbobini lui, la situazione. Fatelo per lui, parlategli di tutte le prestazioni erotiche del vostro partner e di come abbia cambiato la vostra concezione del sesso. Parlategli anche del famoso ululato tantrico. Si convincerà ben presto. Poi, quando capirà, voi sarete già abbastanza lontani, ma pronti per “ricascarci” ancora, grazie anche a un vostro cugino che v’avrà reso lo stesso servizietto.
Così va il mondo: oggi a te e domani pure.Un grande filosofo amico mio intimo di me, diceva sempre: “Chi ve lo fa fare ad essere fedeli, se il vostro partner è convinto, è persuaso che voi lo tradiate comunque? Quanta virtù sprecata! A chi è servito? Traditelo per davvero, almeno la sua incazzatura e il vostro avvilimento avranno avuto una ragion d’essere.
Perché star male per qualcosa che non esiste? Se proprio dovete star male, siatelo almeno per un motivo concreto, magari valido.
Venite passati per dei “traditori” ma non lo siete? Siatelo per davvero.
Date motivo al vostro partner di essere geloso davvero, anziché solamente matto o stupido”.
Che grande filosofo!!!Vi dirò che c’era un altro maestro tantrico che conoscevo, il quale usava dirmi che ognuno di noi dovrebbe avere un partner fisso come punto fermo e di riferimento nella vita, e un altro occasionale, per divertirsi e rilassarsi dalle incazzature prese con il partner “fisso”.
A me, per esempio, lo diceva sempre. Anzi, diceva che “dovevo” fare così, che era la mia strada, il mio percorso in questa vita: il mio karma, ’nsomma.
A pensarci bene, guardandomi in giro, non lo trovo un consiglio così originale: è proprio quello che fanno in molti, da sempre.
Allora, mettiamola pure così: che non essendo abbastanza “originale” e creativo il consiglio, anzi, piuttosto seguito e abusato naturalmente dai più, mi rifiuto di tradurlo in pratica.
E così, eccomi eternamente messo sul mercato. Ma non c’è mai nessuna che passi e che compri. La zona scarseggia di veri intenditori, come di intenditrici.
C’è da osservare che il buon uomo usava dire più o meno a tutti le stesse cose, per cui, più o meno scoprivi che, se eravamo in dieci a un suo corso, eravamo tutti morti annegati in mare oppure eravamo tutti vissuti con lui nell’ashram del Mahatma Gandhi.
Ora, pur ammettendo che la vita è schifosamente ripetitiva e monotona, a parte per me che sono tanto bravo a complicarmela (applausi scroscianti dal cielo), è difficile immaginare che siamo tutti vissuti nello stesso posto e per di più mortammazzati allo stesso modo. O no?!?
Non potete combattere contro la gelosia: non la sconfiggerete, è qualcosa di profondamente e odiosamente radicato nelle cellule e nei neuroni degli esseri umani.
Pertanto, se non riuscite a “salire” di livello in altre dimensioni, cosa molto difficile che poi sarebbe anche la migliore, seguite uno dei consigli sopra riportati, oppure datevela a gambe.
Fate vostro quell’antico, saggio detto: “un matto è abbastanza, due sono troppi”.
E poi mettetevi l’animo in pace.
Amen.
L’IMPORTANZA DEL SEGNO ZODIACALE
La mania degli oroscopi e dei segni zodiacali è dilagante da anni, you know.
Per anni ho condotto una scuola di astrologia, tentando di organizzare corsi su corsi, ma non ci veniva mai nessuno e l’ho chiusa, fallendo miseramente, eppure - fateci caso - quasi tutti vi chiedono prima il nome, poi il segno zodiacale e poi se avete l’AIDS.
“Di che segno sei... di che segno sei... che ascendente hai...”.
Sembra che tutti abbiamo voglia di oroscoparsi a vicenda ma a me certamente interessano altre cose, perciò non ti chiedo mai il segno.... sarà segno che non me ne frega niente, che ne pensi?
La donna, solitamente, è molto più attenta alle vostre origini zodiacali che non l’uomo. E se lei è convinta che tutti i nati sotto il segno dei gemelli sono portatori di AIDS galoppante o che quelli nati sotto il segno del capricorno sono dei minorati mentali, avete perso la partita ancor prima di iniziare a giocarla.
E non sperate che lei ci ripensi, che sia disposta a fare una deroga, uno sconto o uno strappo alla regola per “voi”, neanche se vi mostraste agonizzanti o se chiamaste a raccolta tutti i venditori ambulanti di rose del circondario potreste sperare.
Siete finiti ragazzi, potete iniziare a recitare da subito i vostri oroscopi, pardon, le vostre preghiere e i vostri mantra.
La prossima volta, se vi ricapiterà, informatevi prima circa i suoi gusti e le sue credenze zodiacali e cambiate la vostra data di nascita: allora forse vi salverete.
Lei è una fanatica ammiratrice dei tori? Sì? Eccomi, Sorcia, sono io il toro, unico e vero, della tua vita, le altre sono solo pallide imitazioni. Vuoi provare a torarmi?
Toriamo insieme e non parliamone più.
Detto questo, potreste iniziare, forse, a credere di aver trovato la “tecnica” giusta per piacere a una scorpioncina, a un’acquarietta o a una verginella (che pare non esistano più di questi tempi, ma forse sto scambiando argomento) e quindi fregarvi le mani e iniziare a costruirvi un nuovo rapporto, quello Serio, Vero, Importante e, magari (ma non ditelo ai vostri amici, vi riderebbero dietro), Definitivo: avete mai sentito parlate della “Soluzione Finale” (o qualcosa del genere)?
Mi piacerebbe dirvi che è così, che avete fatto “bingo” nel Tantra, nell’Amore e, quindi, nella Vita ma, purtroppo, ciò non vuol dire che se, in quel dato momento, le cose vi vanno abbastanza bene e non vi siete ancora incornati e picchiati, oppure offesi a vicenda con epiteti irripetibili, vi vadano ulteriormente bene per il resto dell’esistenza..... tutt’altro.
Lasciatelo dire e riferire a me.
Siccome io sono un romanticone, anche se ben celato e prudente, credo per l’appunto nel Grande Amore. Questo è davvero un grave handicap, perché vi porta ad essere talmente esigenti nella ricerca di un partner da credere che ogni donna (o ometto) che incontrate non corrisponda mai, alla fine, al modello che voi vi siete creati, interiormente, del grande Amore o meglio, di quel che credete che esso sia. Per cui, alla fine, ogni scusa per troncare una relazione è cosa buona e giusta, anche se entrambi, poi, se ne soffrirà - e parecchio.
Ciò si traduce, invariabilmente, in un indefinito e lungo “esperimento” nella ricerca dell’altra metà che, quasi sempre, resterà insoddisfatto.
Ma no, vi prego, non angosciatevi addosso, non deprimetevi: aspettate di leggere almeno la fine di questo libro, poi potrò consigliarvi una buona armeria dove potervi rifornire. Ricordatevi, vi prego, di puntare l’arma nella vostra direzione, non nella mia: ho la pelle delicata e sensibile (potenza del Tantra).
Ma ho tergiversato abbastanza, troppo, me ne rendo conto solo ora. Stavo per raccontarvi una storia, una storia vera, come vere sono tutte le altre cose che scrivo. D’altra parte sono un Guru, Guru Tantrananda.
Dicevamo, sul Grande Amore: una volta m’ero quasi convinto di averlo trovato. Naturalmente, lei era una fanciulla, non vorrei pensaste a male. Non pareva vero, no, ma sembrava che, finalmente, il Creato e il Creatore fossero tornati a unirsi, a sorridermi e a considerarmi. L’Universo era con me, i pianeti e le stelle anche, avevo in frigo la birra Adelscott e Lei pure. Potevo quasi andarmene in pensione e godermi appieno la vita, non solo a tratti, come facevo allora. Infatti, pensavo, cosa potevo desiderare di più, oltre alla già grande fortuna di essere nato Tantrananda?!?
Nell’appagamento umano, però, si nasconde sempre qualche brutto rischio.
Così, avendola con me, per un po’ di mesi non pensai ad altro, non cercai altro, non respirai altro.
Sennonché un giorno, un fatidico giorno (chissà che le è preso, fino ad allora era sembrata una persona “normale”), mentre ero immerso nelle mie solite fantasticherie e possibilerie, del tipo come gestire 25 centri tantrici, riuscire a suonare una decina di strumenti e scrivere una trentina di libri e via di questo passo (gli eccessi sono sempre il mio forte), lei, sentendosi certamente trascurata per via di questi miei momenti di intima riflessione e silenziosa solitudine, mi sgrana gli occhioni in faccia, come sospettasse chissà cosa, e mi fa: “ Ma... tu di che segno sei?”.
“Granchio ascendente mazzancolla”, rispondo tra l’annoiato e il divertito.
Non mi ha più voluto rivedere.
CHE ME NE FACCIO DELL’AMORE UMANO
SE POSSO OTTENERE QUELLO DIVINO?!?
L’amore tra individui, quello “umano”, per intenderci, è quasi sempre caduco e prima o poi passa, o come minimo si attenua.
Inoltre, invariabilmente, genera attaccamento, sottomissione, dipendenza, sofferenze, perdita di tempo, di denaro e di energie.
Ma non è meglio pregare Santa Passera e non pensarci più?
Questa è la domanda che mi è stata posta più volte e in più occasioni.
E’ proprio un chiodo fisso quello che ti fa fesso.
Indubbiamente, la realtà di coppia, vista da questo estremo punto di vista, è una sofferenza che non si giustifica minimamente con due-tre-quattro colpetti d’anca e via.
Se riuscissimo, in ogni caso e con chiunque, a essere “centrati”, a rimanere al di sopra di ogni attaccamento, meschinità e debolezza umana, non dovremmo temere nessuno, potremmo sfoderare il pistolino senza timori e magari ci direbbero pure che è bello.
Ma, allo stato attuale delle cose, queste sono solo illusioni.
Tieni il tuo pistolino nella fodera, baby.
E la passerina? Com’è, è sempre ben protetta?
...Brava, fai attenzione, con tutti ’sti maschiacci in giro.Certo, se ripensi a tutte le donne che t’hanno stretto tra le loro braccia giurandoti amore eterno ed esclusivo (“l’unico della mia vita”) e pensi che, sicuramente, a quest’ora staranno dicendolo a qualcun altro, e poi chissà a quant’altri tra te e lui, e quindi tra lui e un altro ancora, capisco bene che la voglia di imitare Barbablù sia forte e incalzante.
Ma devi astenerti dalla violenza, non dalle donne.
Le relazioni tra i due sessi non funzionano quasi mai per eccesso di aspettative, di egoismo, di voglia di indipendenza, di sopraffazione, di noia, e di routine..... e non è tutto, mi fermo solamente perché non voglio spingere nessuno al suicidio (poi non avrei più allievi). Come vedi, ci sono ben molti ostacoli alla piena realizzazione della felicità affettiva, è come andare in guerra armati di lancia contro delle armi da fuoco: difficile spuntarla!
Ogni tanto, qualcuno ci riesce.
Magari, c’è chi sopravvive pagando un prezzo troppo alto, “annullandosi” nell’altro per “salvare” la relazione. Anche queste sono scelte.
Nel Tantra, questi problemi vengono aggirati con filosofia, con molta filosofia, ma non tutti possono essere o diventare filosofi.
Una bella massima tantrica potrebbe essere: “per uno felice che gode delle alte vette dell’amore, ce ne sono un milione che per amore soffrono e s’uccidono (o uccidono, o tutt’e due le cose)”.
Nel sistema tantrico, vige il principio del “non attaccamento” al partner: tutto si può fare e si fa tutto, ma senza il minimo senso del possesso.
“Non dire mai “sei mio”, di’ soltanto che sei con me”... è una frase tantrica che riesce ad esprimere bene il concetto in questione.
Nei rituali tantrici “occasionali”, comunque, l’attaccamento è raro che si realizzi: nei rapporti “istituzionali”, invece, la cosa è ben più difficile da controllare.
Ma il tantrico, il Vero Tantrico, riesce a non farsi inzaccherare da niente, da nessuno e da nessuna: prima te lo dà, poi se lo riprende. E pace fatta. Invece, si sa, quasi tutti e tutte vorrebbero tenersi il “souvenir”!!!
Se avete visto “L’Impero dei sensi”, potete intendermi: quelli sì che sono film istruttivi, aiutano a farci capire qualcosa: per esempio che l’amore, se gestito e vissuto male, può essere pericoloso, o più spesso noioso.
Inoltre, la coppia tantrica sa che deve adorare non “il” o “la” partner, ma il Principio Divino nell’altro, Shiva e Shakti, la coppia più bella del mondo, tantrica per eccellenza.
In definitiva, lo scopo del rituale sessuale tantrico è quello di fondere e riunificare i due principi separati “maschile” e “femminile”: la logica occidentale, la strumentalizzazione dell’altro e del possesso non fa altro che dividere.
In questo modo, seguendo la via tantrica, si può essere degli asceti pure amando: potete scegliere di amare l’Assoluto con rapporti sessuali o senza.
Ma se continuate a vedere Antonella in lei e Gelsomino in lui, prima o poi, vedrete, finirete per sputtanarvi a vicenda, trasfigurando l’altro non nel divino, bensì nel demonio.
Fate questo esercizio: stilate una casistica di tutte le coppie che avete conosciuto e che hanno litigato, inclusi tutti i vostri ex-rapporti; notate che cambio di direzione: da tanto abbaglio, tanta stima, tanta passione, tanto “amore “ iniziali, quanto odio, disprezzo, maldicenza, rabbia e cattiverie sono uscite fuori, trasformandosi in peggio dalla “corrente” d’esordio.
E’ evidente che, se non si cambierà atteggiamento mentale e disponibilità d’animo, dovrete continuare a peregrinare da una passerina all’altra o da un pistolino all’altro.
Ma consolatevi..... quando incontrerete qualcuno che vi dirà che in coppia s’annoia, voi potrete vantare il contrario: la varietà non porta mai noia.
CHE ME NE FACCIO DELL’AMORE DIVINO
SE MI BASTA QUELLO UMANO?!?
Hai un gran da fare tu, Belva, a cercare di persuadermi circa i tuoi convincimenti riguardo all’amore - o forse, anzi, sicuramente, preferiresti che lo scrivessi “Amore”.
E non ti dico che non potresti mai riuscirci, Belva, solo che qualcosina se permetti pure io l’ho capita e qualche ideuzza me la sono già fatta.
Ora non possiamo metterci a filosofeggiare su cose che, in realtà, con la filosofia e con la speculazione intellettiva hanno a che fare come i punti della “GS” Supermercati con quelli della scala mobile.
Son cose un po' diverse.
Più che altro, forse, è una questione di etichetta e dell’amore ognuno ha la sua convinzione.
Per qualcuno, l’amore è la prostituta all’angolo, per qualcun altro il sesso sfrenato, per altri la relazione fissa e assoluta è il vero amore, secondo altri è una forma di egoismo come un altro e il vero amore è quello per il creato, per l’Assoluto o per l’umanità.
No, non chiedermi, ora, come si fa ad amare l’umanità, hai scelto il docente sbagliato e poi mi basta vedere come tu la rappresenti, l’umanità, per allontanarmene ancora.
Eh, cara Belva, sei una cara amichetta, probabilmente non sei la donna con la quale passerei volentieri una vacanza o un fine settimana, ma mica devi avertene a male, il vecchio zio Stefi a volte è un po' amaro.
Ma non puoi pretendere da me che io me le beva continuamente, le tue asserzioni amoristiche.
Tò, istruisciti: guarda quei due laggiù, adesso, con che trasporto si strofinano. Lascia che gli finisca la benzina, tra qualche mese o tra qualche anno e poi sappimi dire.
Nel migliore dei casi ognuno dei due si illuderà con qualcun altro e nel peggiore, invece, continueranno ad andare avanti per stanca abitudine e dipendenza reciproca, più o meno uguale, secondo il caso.
Non disdegnando di gettare uno sguardo complice e speranzoso di qua o di là, dove sembra poterci essere ancora un po' di luccichìo di speranza che rinnovi una luce ormai spenta.
Eh no, Belva, adesso no: non rompermi con la storiella dell’amore altruistico: lui non ama lei per lei, ma per se stesso.
Lei non ama lui per lui, ma per se stessa.
Non è per un altro che “lo ami”, non lo fai per lui, lo fai per te, per la tua gratificazione.
Se il “feeling” è reciproco, è una fortuna per tutti e due, se ce l’ha solo uno dei due . . . so’ dolori.
Non ci credi, eh, io sarei il solito cinico?Quando il tuo amore finirà e gli volterai le spalle, lui potrà sbattersi la testa contro il muro e lasciarcela appiccicata, tu nemmeno ti volterai, tanto l’amore è finito, quindi per te non c’è più niente.
Eppure quella è la stessa persona che adoravi, mica un’altra, ma allora chi è che amavi?
Sì, e adesso ritirami fuori quell’altra panzana tua da alta classifica, quella sull’amore e sul sesso: quando un uomo desidera una donna si dice che è per il sesso e quando la donna desidera un uomo si dice che è per amore. Così si dice, almeno.
Ma te che gli racconti in privato ai tuoi, eheee, “cavalieri”..... mica gli leggerai le encicliche del Papa?
E loro se le lasciano leggere? Guarda che non sono tutti fessi come me: ci sono in giro molti esperti di salto in alto, e pure in lungo.Belva, tu sogni il grande amore e ne hai avuti, di grandi amori, c’hai la collezione appesa nel cuore e sui muri di casa e io apprezzo il tuo sogno.
Lo facevo anch’io, Belva.
Ora quello più ricorrente è che io me ne sto lì, seduto e solo, sul picco di una montagna altissima e irraggiungibile da dove, di tanto in tanto, affacciandomi, vedo una moltitudine di gente che sbraita, si affanna, si calpesta, va di qua o di là.
Per dargli un mio segno di vita mi affaccio e faccio un po' di pipì.
Quelli se la prendono con il Padreterno, io me la rido.
Piove là sotto, eh?
Ma il fatto è, Belva, che anch’io sto qua sotto a bagnarmi, come te e forse peggio e non è un sogno.
E il picco di quella montagna mi sembra così lontano e inavvicinabile.
Ma tutto questo, Belva, con l’amore che c’entra?
I CONFLITTI E LE LOTTE TRA I DUE SESSI:
SONO PEGGIORI GLI UOMINI O SONO PEGGIORI LE DONNE?!?
(CHI VINCE E CHI PERDE?!?)
So bene che, a volte, potreste pensare che io ce l’abbia a morte con il genere femminile, ma non è così: lo dicono solo i miei detrattori e i miei concorrenti.
Per la verità, in tanti anni sono stato piuttosto bistrattato e talvolta me lo sarò pure meritato, ma credo di essere abbastanza obiettivo nelle mie esposizioni pubbliche.A volte mi vergogno d’essere nato maschietto.
Solitamente, noi uomini siamo sottosviluppati, veri e propri minorati, fisicamente, mentalmente e sentimentalmente, rispetto alle donne.
E il guaio più grosso è che c’illudiamo ancora d’essere i più forti.
In realtà, secoli di violenze e di sottomissioni barbare ai danni delle creature femminili non sono serviti a renderci superiori né a farci amare da esse che ora, per rivincita, come un’ondata inarrestabile, ci stanno facendo un mazzo così.
Ora sono nei guai anch’io, solo per il fatto di averci il pipino anziché la pipina.
Con questo mica voglio dire che avrei preferito nascere donna, mica so’ scemo. Anche perché la donna mi piace vista da questa dimensione, non dall’altra.
Dall’altra, avrei dovuto amare io i maschietti ma voi sapete quant’è difficile e inutile. Spesso.Le donne dicono agli uomini: “siete tutti degli stronzi”.
Gli uomini dicono alle donne: “siete tutte delle stronze”.
Per me, è uguale.
Però, aldilà di ogni schermaglia, ritengo onestamente (e tantricamente) che il genere femminile sia indispensabile all’umanità (e come dubitarne, eh?!?).
Vi dirò, anche, che la mia principale fonte di ispirazione sono proprio le donne, ma non confondetemi con quel vecchio satiro del D’Annunzio (pur geniale, a suo modo: un tantrico sprecato), io sono più romantico, al massimo solo un po’ cinico.
La verità è che l’uomo e la donna sono due esseri “diversi”: è così difficile integrarli e, d’altra parte, a che servirebbe allora il Tantra?
Avete presente il senso profondo della parola “diverso”: due cervelli, due modi di esprimersi, di sentire, di comprendere, di ragionare, diversi, che non s’incontrano mai e che finiscono coll’accusarsi, a vicenda, di mille sbagli, cattiverie e persecuzioni reciproche.
Io, maschietto - benché Tantrananda - questa situazione l’ho già trovata così, mi ci sono trovato immerso e ci sono cresciuto, mio malgrado.
Anch’io, come voi, sono un figlio e un prodotto della cultura e degli errori, delle male interpretazioni nelle quali mi sono sviluppato, sono vittima quanto voi, fratelli e sorelle, soprattutto voi, sorelle, che state dall’altra parte della trincea.
Così, non riesco a “prendere parte” né a sentirmi in colpa, seppure avessi voluto nascere e crescere in un eden, ciò non mi è stato dato - come a voi, del resto.
Questa realtà ho trovato e questa realtà ho dovuto prendere.
Come fa una vittima a prendersela con le altre vittime?
Pur riconoscendo torti e stranezze da ambo le parti, universo maschile e universo femminile, che mai s’incontrano, non prenderò posizioni a favore o contro.
Le donne sono incazzate, incazzate nere per secoli di soprusi, ingiustizie, violenze e sottomissioni, ma ora ci stanno facendo scontare tutto, ci stano facendo un cubo grosso così.
Poi sento tanti uomini che si lamentano e imprecano perché le donne non gliela danno, ma fanno bene: perché dovrebbero?
Il tasso di uomini “meritevoli” è, secondo me, spaventosamente basso.
Come fare a dar loro torto, nonostante tante loro incongruenze?
Sì, ora sono troppo aggressive e troppo mascolinizzate, troppo ambiziose e vendicative, ma sono anche dolci, tenere, pronte a sacrificarsi e ad annientarsi, quando amano davvero, sono inoltre più abili, sensibili e intelligenti, nella media, della maggior parte di noi uomini e ci stanno surclassando, che vogliamo farci?
Sono perfino più brave e passionali anche a letto o altrove, come se non bastasse tutto il già detto.
Davanti a tanto, m’inchino e mi vergogno, quasi, di essere nato ometto.
Non potendo tornare indietro, almeno per questa vita, a loro m’inchino e rendo omaggio, cerco e chiedo comprensione, e cerco anche di averne per loro.
Adesso qualcuno potrebbe insorgere contro di me, sostenendo che tesso troppe lodi in onore del popolo donnesco a scapito di quello màsculo e che magari vi ho degli interessi connessi (maliziosi!).
Vi assicuro che non è così. Mi sento solidale con le donne, cerco di comprenderle, ma non le santifico, come però non santifico gli uomini.
Di atti eroici, come di zozzate, ce ne sono parecchi da ambo le parti.
La prossima volta vi narrerò la storia, risalente a un po’ d’anni fa, di una ragazza che riesce a sedurre e a manipolare tre uomini contemporaneamente, a loro insaputa, e che poi ottiene di metterli l’un contro l’altro, lasciandoli scannarsi a vicenda.
Uno di quelli ero io.
LA REPRESSIONE SESSUALE
NELLA SOCIETÀ “CIVILE”
Non c’è che dire: siamo tutti più “aperti”, tutti “liberati”, oggigiorno, sessualmente e sentimentalmente.
I nostri genitori erano dei repressi, noi invece siamo liberi ed evoluti: la colpa? Il peccato? Che roba è, si trova ancora sui dizionari oltreché nella Bibbia?!?
Essì, sembrerebbe tutto così facile e leggero, come l’acqua minerale Fregatelle.
Ma quando quell’orribile “cosa” peccaminosa che chiamiamo “sesso” (brividi lungo la schiena, sensazioni di schifo, di vergogna e imbarazzo: non li senti già solo leggendo o nominando questa parola.... ma non sarà il caso, dopo duemila anni, di cambiare sostantivo?!?), quando quell’impudica parola - con gli atti che sottintende - non è più neanche scambio, comunicazione totale, abbandono, partecipazione emozionale e affettiva, essa rimane solamente una questione di meccanica ed idraulica applicate - come di solito avviene, in special modo, per i maschietti, i quali dal comportamento sessuale delle femminucce avrebbero tanto da imparare ed assorbire, se non altro come “partecipazione” autentica, come coinvolgimento, non una rapida “sparata” e via.Cosa c’è di così brutto e volgare in un uomo e una donna che si uniscono?
E se il pipino e la pipina vogliono incontrarsi, cosa volete fare, volete impedirglielo?
In nome di chi o di che cosa?
I repressi, che a loro volta reprimono, non sono nati a causa di “quello”?
E adesso venite a raccontarmi che ormai non siamo più repressi e che il sesso, pardon, lo slancio vitale non è più represso?
Ma sì che lo è, sì che ce l’hanno impedito, coi loro dogmi e coi tabù morali, religiosi, politici e schizofrenici.
Eccoli i responsabili che se la ridono soddisfatti, a monte di una catena interminabile di violenze, di abusi, di aberrazioni, di discriminazioni e perversioni.
Se non si può fare una sterilizzazione sessuale di massa, facciamogliela alla base, nel cervello.
E così è stato, così è, società malata.
Ma qualcuno se n’è accorto e qualcosa è andato storto, benché ormai la piaga sia talmente scavata e profonda, talmente radicata nel corpo, nel cervello e nell’anima da non lasciare speranze per risoluzioni definitive.
Sono esistiti, esistono ed esisteranno sempre pochi individui, poche voci autentiche, che canteranno la liberazione degli uomini e delle donne nel loro deserto.
E finché ce ne sarà qualcuno, cercatelo come una fonte rara e nascosta ed abbeveratevene subito, cercando poi di dissetare gli altri fratelli e sorelle.
Si vive in una società malata che è retta da individui malati che si perpetuano tra di loro e non c’è speranza di cambiarla.
Di più: in questo contesto le cellule “sane”, essendo in minoranza, vengono considerate “malate” e quindi perseguitate, additate come pericolose e sovversive per l’ordine costituito e costrette a nascondersi.
I tantrici, uomini liberi e decondizionati, e perciò sovversivi e immorali, sono sempre stati isolati e perseguitati nell’ambito della cultura dominante attorno a loro.
L’ottusità e la mediocrità vogliono governare e continuare a prosperare, e tentano di distruggere tutto ciò che per esse costituisce una minaccia. Perciò, gli esseri umani più intelligenti, quelli speciali, quelli “diversi”, sono sempre stati ostacolati, imprigionati o soppressi.
Salvatevi la pelle, salvatevi il cuore, salvatevi l’anima, ma non arrendetevi.
Siate un esempio per voi stessi e per gli altri, nel nome della Libertà, dell’Evoluzione Umana e del vero Progresso.
LA FREQUENZA DEI RAPPORTI SESSUALI TRA I PARTNERS
Una delle domande che mi vengono sempre più spesso rivolte riguarda la quantità dei rapporti sessuali tra partners.
Ma com’è che sulla qualità e sulla durata non mi chiedono mai nulla?!?
Sono un maestro di Tantra o di sveltine?!?
Mah!!!
Mi limiterò a raccontarvi una storiellina: traetene le conseguenze che volete.Avevo un amico che quasi c’è rimasto stecchito, perché quand’era a casa con la moglie facevano sempre e continuamente zibidino zibidino. Magari era un espediente studiato per non pagare il canone alla RAI, fatto sta che lui conviveva con una donna piuttosto rapace e non era mai sicuro di salvarselo, dovunque egli si trovasse stando in casa.
Finché egli un giorno, sentendosi stanco e spremuto come un’arancia invernale d’estate, facendo uso di quel po’ di fiato che gli era rimasto in corpo, l’apostrofò crudamente così: “Senti, vecchia mandrilla, io non ce la faccio più, mica posso andare avanti a zabaione e nutella ancora per molto. C’ho la cartucciera scarica ormai da un pezzo. Datti una calmata, sennò chiamo i miei amici e ti lascio sola per un mese con loro”.
Anche da bìmboli, ai miei tempi rimpianti e ormai andati, si usava dire così: “Guarda che se non la pianti di rompermi ti mando i miei amici e ti faccio fare un’insenatura così”.
Passano gli anni, ma la sostanza rimane e i fatti non cambiano: sarà la legge dell’eterno ritorno.
Bene, l’ultima volta che ho visto quell’amico era ridotto a un cencio umano di pochi chili e tanta disperazione.
Ora, però, non venitemi a chiedere com’è che sia finita quella storia, perché io non sono mai stato invitato al “festino”.
Ho fama di essere scorbutico e per questo raramente vengo invitato, ovunque ci sia da divertirsi.
Ma la sostanza di questo racconto non era certo per mettere in cattiva luce voi donne: esso è soltanto un pretesto per raccomandarvi l’essenza della pratica sessuale tantrica, quella che i latini chiamavano “coitus interruptus”: se il mio amico avesse conosciuto questa tecnica, con un minimo d’impegno ed esercizio, se la sarebbe cavata con poco. In più, avrebbe salvato la sua unione e sarebbe stato talmente conteso dalle amiche della sua consorte (si sa, le signore amano spesso parlare delle prestazioni erotiche dei propri partners), che avrebbero fatto la staffetta pur di provare la famosa “stoccata tantrica”.
Bhè, a quel punto credo che loro due avrebbero litigato lo stesso, ma per questioni di gelosia e di possesso.
Dovrei aggiungere, a questo punto, che “tantrare” non è soltanto una tecnica ginnica, ma anche e soprattutto un modo di vedere e di essere o, in altre parole, uno stile di vita.
COME POSSO FARE
PER IMITARE STING?!?
E’ ormai da tempo notizia pubblica e ufficiale, in tutto il mondo canoro e non, il record sessuosportivo raggiunto dal cantautore inglese Sting (pseudonimo che, manco a farlo apposta, tradotto in italiano significa proprio “pungiglione”).
E questo è perché, fondamentalmente, dopo le canzoni, dopo il cinema, dopo i video, e nonostante l’impegno in Amazzonia, l’impegno con gli indiani d’America, l’impegno per salvare i molluschi sardi, l’impegno a procreare più figli per aiutare l’Italia ad uscire dal triste primato della crescita “0”, l’impegno a portare a “0” anche il tasso d’interesse in Europa, l’impegno a mostrare in TV come la propria moglie può riuscire a partorire un figlio aiutata dalla sua estatica presenza, insomma, nonostante tutti ’sti impegni mondiali uno non sa veramente più che inventarsi per riuscire a far parlare di sé i media nel mondo.
Inizialmente, da parte dei managers, si pensava alla notizia, mirabolante e funambolica, da dare in pasto a radio e TV, che Sting riuscisse a cagare verde (grazie al suo noto impegno ecologista), ma poi, giustamente, s’è pensato che tira tanto e ancora di più il sesso dell’ecologia e degli escrementi colorati, che magari fanno pure un po’ senso e sono di cattivo gusto.
Allora, ormai tutti lo sanno, perfino vostra nonna, se sopravvive ancora: STING LO TIENE AMMOLLO PER CINQUE E PIÙ ORE!!!
“Ma come c.... fa?!?”, si sono chiesti circa due miliardi e mezzo di uomini, che mal riescono a tenere il passo coi dieci canonici minuti (non lo dite ad alta voce in giro, ma pare proprio che la media internazionale si sia abbassata: prima s’abbassa la media, e poi s’abbassa il pipolo).
Ve lo spiego io come fa, anche se mi dispiace coinvolgere il Tantra, così ingiustamente mistificato e messo in mezzo, come se non bastassero gli annunci dei nostri giornali dove sempre più spesso vi compare la parola “tantra”: gli stranieri che vengono in Italia credono che il termine, da noi, stia a soppiantare quello più convenzionale e realistico di “prostituzione”.
Mi piange il cuore: di tutti gli sputtanamenti del Sacro, trovo che questo sia uno dei peggiori ma, si sa, siamo in Occidente e, peggio ancora, in Italia, paese dei balocchi e dei burattini e luogo di nascita di Pinocchio.
Allora..... quello che il Sor Sting fa (se lo fa, mi piacerebbe poterlo vedere, ma poi verrei additato come “guardone”) a titolo di esercizio ginnico, anziché come una pratica sacra e ritualistica, è dovuto alla tecnica tantrica, nonché taoista, per eccellenza, quella che in latino viene definita “coitus interruptus”.
I Padri e i Maestri tantrici dicevano, secoli orsono, che la pratica dell’eiaculazione, un “must” per noi occidentali, è una prassi “innaturale”, che porta a un enorme spreco di energie. Affermavano che, più un uomo eiacula, più energie perde, più s’ammala e s’accorcia la vita.
In altre parole: maschietti, avete avuto dalla natura in dotazione un tot di “colpi in canna”: il numero è quello e non può aumentare, più colpi sparate e prima arrivate all’esaurimento e alla morte.
Così, trovarono il modo di fare più sesso sparando di meno, o addirittura per niente.
Essi avevano una grande considerazione dell’energia, sulla sua conservazione ed utilizzo per fini più evoluti.
Infatti, tutte le religioni organizzate ci dicono, più o meno, la stessa cosa: non fate sesso, ché è peccaminoso e in più si sprecano energie preziose.
Ergo: “non scopate, lo faremo noi al vostro posto ed espieremo il peccato nel vostro giusto interesse”.
I tantrici, si sa, non amano le convenzioni e le ipocrisie stratificate nella natura umana.
Pur condividendo l’assunto di base delle religioni in generale (lo spreco energetico) essi non hanno mai incoraggiato il “non-sesso”, considerando il fatto una pazzia contro natura, ma indicando la pratica della ritenzione seminale per trattenere il seme (e quindi la preziosa energia in esso contenuta) pur senza rinunciare, rinnegandola, all’unione sessuale.
Essi svilupparono diverse tecniche, diciamo di tipo “meccanico-idraulico”, per contenere l’eiaculazione e, tra l’altro, protrarre per un’ora e più la relazione sessuale.
Il Sor Sting l’avrà saputo da una rivista inglese di educazione sessuale, sul genere del vecchio “Duepiù”, e s’è messo così a fare l’apprendista stregone, cercando di imitare i guru tantrici, senza considerare tutto il contesto filosofico e mistico della faccenda, ma in fondo quello, alla moglie (o alle amanti) non interessava.
E neppure ai fans di Sting interessava, tanto che gran parte di essi si sta esercitando, anche se spesso le loro fidanzate e mogli si chiedono preoccupate perché mai, quando essi “lo fanno”, stanno sempre con lo sguardo strabico rivolto alle lancette dell’orologio.
Questo crea delle incomprensioni tra amanti ed ulteriori complicazioni a molti rapporti già logori e stanchi. Oltretutto, se Sting ha tanto tempo libero per sé, la maggior parte di noi va sempre di corsa e non può consumare regolarmente e con tanta lentezza un atto sessuale come fosse un piatto macrobiotico.
Tante unioni si sono infrante nel mondo per questo, a causa del primato del primate Sting ma, in fondo, lui è Sting e ce l’ha duro, come qualcun altro nel Nord Italia, mentre noi stiamo cercando di tenere duro, che è tutta un’altra cosa.
Sto ancora cercando di scoprire se Sting tiene dei seminari in Italia per insegnare le sue performances.
Non frequento, solitamente, i concerti pop rock ma se per caso qualcuno di voi scoprisse che, durante suoi spettacoli, Sting se lo mena fuori e comincia a dar lezione alle fans, vi prego di comunicarmelo urgentemente: tornerò a vedermi i suoi concerti post-Police.
ELOGIO
DEL PARTNER NON-CONVENZIONALE E FANTASIOSO
Per voi, amici, fratelli, sorelle in eterna astinenza.
Per voi, che vi siete rotti delle convenzioni: sentirsi o vedersi tutti i giorni, uscire sempre la domenica e i festivi (guai a starvene da soli o con altri), andare a trovare i suoi vecchi e cercare di farci una bella figura, sorbirsi i pettegolezzi di casa sua (voi siete andati a vivere da soli perché v'eravate rotti della vostra), dire di "sì" quasi sempre (cioè, ogni volta) per non scontentare ed evitare il muso, accettare questo o quel compromesso che vi costerà un'ulcera o una colite, dover programmare il resto della vita, la casa, gli invitati alle nozze, i regali, i conti alla fine del mese, i bebè e che tipo di cassa da morto dovrete prenotarvi per la fine del viaggio (se tra voi non sarà finita prima, il che è facile).
Per voi, miei cari, e per me: fàmola finita, come venne battezzata la dodicesima figlia di una coppia di miei vecchi amici, da tempo perduti di vista.
Pronto? ..... Monastero dei Monaci Benedettini Padreincroce?
E' sempre disponibile, lì da voi, quella celletta isolata e tanto carina, che dà la vista sulla campagna, con quello scorcio di mare giù in fondo?
Come ..... Come dite ? Era già stata prenotata dalla mia metà ?!?
Portatemi una donna che non controlli nei miei cassetti per vedere se c’è traccia di oggetti femminili lasciati in casa mia da altre.
Portatemene una che non cerchi in camera mia lettere d’amore o di passione di altre donne, di 10 giorni o di 10 anni fa.
Trovatemene una che non accenda il mio computer per trovarvi tracce di dediche o di poesie inventate per altre - che non fossero lei.
Fatemene conoscere almeno una che non mi chiami di notte, mentre sto dormendo e facendomi rischiare un infarto, per controllare che io ci sia.
Datemene una che non mi rammenti spesso il mio passato e che non faccia di me un puttaniere solo perché, prima di lei, ne ho conosciuta già qualcuna.
Cos’erano esse, davanti a qualche miliardo di donne vissute e passate sul corpo del mondo?!?
Libera selezione estratta dal volume
“SEXANANDA”,
di Stefananda – Edizioni ISU