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Da "Mondo New Age
( spiritulità vò cercando)
Telefono New Age
by Stefananda
1
Il telefono, ormai da anni, è la mia dannazione e dannati sono quelli che mi chiamano e mi perseguitano per motivi futili - ormai é noto, sono un tipo scontroso.
Sto osservando un periodo di ritiro ed astinenza e mi chiama Evaristo Carpentozzi per invitarmi a una serata di kermesse con le sue conigliette cinematografiche. Io vi faccio allo spiedo e poi alla cacciatora, te e le tue conigliette. Quand’ero disponibile tu dov’eri?.
Sto meditando di ritirarmi e di chiudere le mie attività, di fare qualcosa di più utile o al limite di farmi monaco e mi telefona Lamberto Caccialisordi, autentico boss dell’alternativo e presidente della GS (Gestione Spiritualità) Supermarket che mi propone una società megagalattica, del tipo "parleranno di noi anche su Marte".
Io non voglio che parlino di me neppure i miei vicini, che me ne frega a me di Marte?
Ma lui insiste: sarà la società alternativa dell’anno, del secolo, del millennio........ Io ribadisco: "Guarda, questo matrimonio non si può fare: tu sei un genio, io sono un povero disgraziato che lavora dalla mattina alla sera e dalla sera alla mattina; tu hai fama di aver raggirato la metà degli operatori "alternativi" di tutta Italia, che pure santarelli proprio non sono, io sono noto, invece, per aver subìto raggiri, truffe e inganni dall’altra metà; tu sapresti vendere spiritualità in boccette, io non sarei in grado di vendere manco una confezione di alcool denaturato e nemmeno di acqua distillata.
Tu vuoi colonizzare l’Italia, io non ho ancora capito che cacchio ci sto a fa’, qui in Italia.
Tu sogni una società planetaria, io fatico a tenere in ordine il mio orticello e mo me so’ pure rotto.
No, questa unione proprio non si può fare e, anche se, nonostante le apparenze, credo ancora nel Grande Amore della vita, ho promesso di non fidanzarmi per un po' e mi sono già dichiarato a favore di Woodstock e dell’amore libero, AIDS permettendo. Ora voglio solo morire in pace".
Lamberto nicchia e incalza baldanzoso: "Tu lascia fare a me: io e te siamo come fratelli, con me non devi preoccuparti di niente, penso a tutto io".
"Lo so che siamo come fratelli, ed è proprio per questo che mi preoccupo: non vorrei trovarmi, prima o poi, vittima di un incesto passivo mio malgrado".
Ma non c’erano argomentazioni che tenessero, quello era infoiato perso per i quattrini e per il prestigio (il suo, più che altro) e non voleva mollarmi.
Manco fossi stato Carla Bruni. Come potevo difendermene? Qui ci voleva un’ispirazione. Santa Bernarda, aiutami tu. Idea!!!!
"Ne possiamo parlare solo a condizione che tua sorella sia sempre libera e carina". Touché!
"Mia sorella?!? Che c’entra mia sorella?" - ’Azzo, guai a nominargli la sorella - "Lo sai che mio sorella non ti ritiene uno serio".
Eppure sono uno che ride poco e parla anche meno.
"Nessuna donna m’ha mai preso sul serio, ci sono abituato. Fa parte del personaggio. A me cosa cambia?"
Proprio lui veniva a farmi la predica sulla serietà e sulle donne.
A decine, gli avevano mangiato l’anima, il cervello e il portafoglio, da un pezzo. Non potendo più farne a meno, doveva per forza inventarsi cose megagalattiche all’americana e guadagnarci sempre di più, ’sto cessuomo.
Bene, però ero riuscito a togliermelo di torno, in qualche modo.
Sono un bravo ragazzo, come avrà fatto a scambiarmi per maniaco?
Però, la sorella non me l’ha più presentata.
2
Il telefono è la mia maledizione. Mi fa essere scorbutico, anche quando non dovrei. Lo odio.
Ci sono giorni che le ruote ti girano storte. Ci sono giorni che non hai voglia di fare niente, non riesci a fare niente, neppure a scrivere tre righe o a suonare due note. Non va proprio.
Niente di meglio del pranayama per risollevarti e farti venire la voglia di rigirare il mondo e farlo più carino, con venti minuti ben fatti sei un’altra persona, altro che anfetamine.
Ma faccio appena in tempo a rimettermi in sesto che quel maledetto trilla ancora.
"Sìììì ........ pronti!"
" Guardi, io chiamo da Milano, devo parlare urgentemente con Giancarlo Tarozzi!"
"Come no, però non è qui, è all’estero. Se posso esserle utile...."
"Guardi, è una cosa urgente.... stamattina stavo facendo un trattamento Reiki a distanza e mi è apparso il viso di Giancarlo. Mi ha parlato. L’ho visto, capisce?"
" Sì, capisco".
"Forse ha bisogno di me, forse voleva dirmi qualcosa".
"EEEEHMMMM....sì, forse, ma adesso è in India, come faccio a rintracciarglielo? Aspetti che le ricompaia oppure cerchi di comparirgli lei".
Ma sul calendario proprio quel giorno dev’essere San Tarozzo Martire, perché dopo appena mezzora me ne arriva un’altra.
"Sto cercando urgentemente Giancarlo Tarozzi" (pure lei!)
"È fuori, cara signora, tornerà tra una ventina di giorni".
"Venti giorni?!? Ma lei è impazzito!!! E io come faccio? Non sa che tra venti giorni potrei essere morta?!?"
"Bé, signora, io spero di no per lei, ma non so proprio come fare .... L’ha fatto lei il secondo livello di Reiki? Gli mandi un messaggio a distanza. E me lo saluti, anche. Gli dica che aspetto la sua solita cartolina porno, ne ho già dodici firmate e spedite da lui".
Fuori un’altra. Fino alla prossima sono a posto.
Il vero guaio, il guaio mio e di quelli come me, è che sono troppo sensibile. Troppo. Così devo fronteggiare l’assalto di tutti, inclusi quelli che vorrebbero entrare in affari con me, credendo di aver fiutato il grande business della loro vita, senza considerare che da un giorno all’altro potrei pure sganciare tutto - o magari la vita potrebbe sganciare me.
C’è nessuno che può farmi fare il critico d’arte?
Cacchio, fatemi almeno criticare qualcosa, anziché qualcuno.
Ma quelli insistono, e quelle pure. Sono troppo insistenti. E non sono nemmeno simpatiche o carine.
3
Solitamente, le persone aspiranti reikione, cioè che vorrebbero essere iniziate al Reiki, hanno quasi tutte dei loro ben precisi tratti distintivi, che ne enunciano l’agilità mentale e la genialità, tipo questa che vi racconto (per fortuna che dopo il corso di primo livello, quasi tutti, un po’ migliorano. Col secondo livello, invece, guariscono completamente).
"Prooooonnnntooooo.....?!? Ma si fa il Reiki, si faaaaa......?!?"
Eccome, non si fa?!? Se fa, se fa!!!
"Allora io mi prenoto.... mi prenoto?"
"Si prenoti, signora, si prenoti"
"Aaaaahhhh vabbè, allora..... io mi chiamo POLLO, PAMELA POLLO, mi ha capito bene? POOOOO - LLLLLL - OOOOO..... P-O-L-L-O: POLLO!"
"Ho capito, signora, ho capito, non sono mica pollo".
4
E skuilla, skuilla ancora, il maledetto. Io l’ammazzo. Lo schiaffo nel cimitero Telecom più vicino. Gli taglio i viveri e la bolletta. Lo odio.
"Ciao Ste’, ti ricordi di me?"
"Forse se cominciassi col dirmi chi sei avrei qualche possibilità in più per ricordarmi di te".
"Sono Carmela La Topa, ti ricordi, no?"
Ditemi voi come si fa a scordarsi di una con un nome simile.
"Ci siamo conosciuti quasi dieci anni fa a quel corso di pirologia bonzologica organizzato dalle federazione "Vesolamo Deltutto"... ma tu ne hai fatta di strada, da quei tempi, eh?"
Sì, eccomenò, prima ero servo della gleba, ora sono gleba del tutto.
"Ma, sai Ste’, io ti chiamavo per....."
"..... Vederci?!?" (Urpa, incredibile, proprio a me?!?)
"Nooooooooooo.........!!!!! Ti chiamavo per dirti se eri per caso interessato a un nuovo corso creato da me sulla talismanologia angelicoufologica. Sai Ste’, io so’ una sensitiva, faccio canalizzazioni...."
Ma che te voi canalizza’, qua di canalizzatrici ce ne abbiamo due a settimana, ma canalizzano solo quel che vogliono loro: angeli, energie, E.T., X-files, spiriti..... TUTTO SPIRITO!!
Solo aria, solo spirito, o almeno quello che esse credono che tale sia.
Va a farti canalizzare altrove, e scusami se so’ scorbutiko (c’avrò lo scorbuto, che ne so?!? Ma saranno pure cavoloni miei, che ne dici ?!?).
Ma tant’è dedita, la signora, alla sua missione spiritica e spirituale, che cambiando repentinamente tattica telefonica riesce perfino a farmi intravedere la possibilità di un’intesa a due tantricocanalitica, stuzzicandomi abilmente il pirulino per via cavo e dimostrandomi, invero, che la fame è tanta. Già, ma quale tipo di fame, quella alta o quella bassa? Secondo me stava messa male coi soldi (e a me viene a proporsi: faremmo la fame in due).
E’ meglio saper rinunciare in certe occasioni, ma io a rinunciare sono abituato e mi perdo anche questa, la grande canalizzatrice e quel poco di donna che forse è rimasto in lei.
Non era neanche una persona speciale, come piacerebbero a me, ma queste sono così rare che chi ce l’ha non le molla mai, se le sono forse già prese tutte gli altri e per me non c’è rimasto più niente (arrivo sempre tardi, come al solito).
La Topa, tu che vuoi vendere la tua merce spacciandola per esoterica, unica e preziosa, dai retta a Zio Stefi, te speciale proprio non sei, quello che hai tu ce l’hanno anche l’altre. Ci vuole sensibilità per percepire ’ste cose. Io riesco a vederle o a sentirle col cuore, può bastarmi anche la cornetta d’un telefono, a volte: il mio orecchio esterno recepisce, e il mio orecchio interno afferra, comprende, e non m’inganna. Inoltre, e questo lo so per certo, mai dividere il proprio destino, o pezzi di esso, con una medium. Come si fa a passare la notte con una che può svegliarti perché comunica con gli spiriti, e chi l’ha mai invitati questi? Pure con le entità mi cornifichi: è il colmo, bambin(on)a mia. Vabbè che mi chiamo Stefananda, il coglione della banda, ma c’è un limite a tutto, e in quanti andiamo a letto, io, te e quanti altri spiritazzi? Io non ce lo voglio, in casa, uno spirito, basto già io che sono spiritoso: è che te non t’accontenti mai. Più ce n’hai e più ne vuoi.
Posso presentarti, però, al mio amico Dario, il quale ogni mese mi chiama all’alba e mi chiede "A Frate’, ce l’hai ’na donna da famme conosce? So’ rimasto accannato, io m’accontento, ce l’hai almeno una, p’er Fratello tuo?"
A Frate’..... A Frate’, le donne trovatele da te.
5
Non rompermi più telèfono, o telesòno. Smettila di skuillare per futili motivi, fa’ almeno che ne valga la pena di disturbarmi. Devo rilassarmi.
Ed è quando ti rilassi veramente, è quando pensi che non t’arrivino più rompiveglioni che questi ti cadono sul collo veramente, rischiando di spezzartelo.
"Stefananda, sei tu? Sei veramente tu? Sei proprio tuttù?!?"
E perché, chi dovrei essere, Cicci, il mostro di Scandicci???
"Sono Giuseppe Sperequezio, appartengo alla Libera Setta degli Avventizi del settimo giorno della tredicesima settimana del quarto mese dell’anno".
"Embè, che cerchi qua, che non ce l’hai un calendario?"
"Tu devi aiutarci: dacci almeno un obolo, noi aiutiamo l’umanità. Tu non ami l’umanità?"
Fanculo a te e all’umanità. Cosa c’è di buono in questa umanità? Non li leggi i giornali? Bukoswski ha scritto e lasciato quintali di storie e di poesie dimostrando che tra un uomo e un cane è più degno e affidabile quest’ultimo e che, in ultima analisi, sono più utili le formiche al pianeta, fanno meno danni, sporcano di meno, non inquinano, non si fanno corrompere, non chiedono soldi, non danno sòle e, in definitiva, è meglio darsi da fare per salvare loro".
"Ma tu sei un negativo irrecuperabile! Io seguo il pensiero positivo, seguo tutti gli insegnamenti di Tusis Ahi, per guarire la mia vita".
"Ma che vendi slogan terapeutici? Guarda che io l’obolo non te lo do lo stesso e l’opinione sull’umanità non la cambio".
"Ma l’umanità è in evoluzione, tende al proprio perfezionamento: l’ha detto anche Mosho, il mio maestro!"
"Ah sì, l’ha detto Mosho, ne sei proprio sicuro? Se mai l’ha detto, sarà stato in gioventù (una volta lo dicevo anch’io), quand’era più ottimista e, comunque, sicuramente sarà stato prima del 1985".
6
Sfoglio una margherita, che sembra un margheritone, ma non per sapere se m’ama o non m’ama (tanto poi lo decide lei), ma per scegliere in che maniera dovrò distruggere ’sto telefono, se bruciandolo a fuoco lento o smontandolo a pezzetti, oppure tirandolo di sotto, anche se rischio di colpire un’anima passante innocente, ma poi chi se ne frega, nessuno è in realtà innocente e se qualcuno si becca una telefonata in testa è evidente che quello è il suo karma e sono comunque carmi suoi.
Mentre sono impegnato in queste riflessioni karmicofilosofiche, lo stronfio ariprende a suonare. Ecchissarà mai, stavolta? Ahia...
"Ti prego, devo preparare un depliant con una locandina, ma non ho idee, non so che cosa metterci: per favore, dai, scrivimi tu un testo, nessuno li fa come te!"
"Perché non provi con il cugino di Frank Natale, Jack Pasquetta ?"
"Perché nessuno spara e scrive cazzate bene quanto te. Tu sei uniko, sei il Rino Gaetano della New Age"
"Aaaahhhhh, dici così perché non hai tutti i depliant altrui, dei quali tengo robusta collezione in casa. Dovresti leggerteli, poi vedresti che chiameresti altrove"
Non bastano più, ormai, le giornaliste che mi chiamano per fornirgli il materiale per i loro articoli, che poi pubblicano a loro nome beccandosi soldi, gloria e meriti, ora anche i depliant altrui mi tocca confezionare. Di che si tratta, almeno?
"Giuro che non ti faccio concorrenza, è un corso sugli angeli".
Càssero, gli angeli sono la mia specialità, tu lascia fare a me: ti farò un depliant bellissimo, anche se poi nessuno ti verrà al corso. Te lo scrivo io, basta che non fai come quella mia allieva del corso di massaggio, la più demente mai vista nell’arco di 15 anni di "carriera", la quale s’è aperto un centro, insegna (?) e manda in giro i suoi depliant con gli stessi identici testi, errori inclusi, del mio corso che, per fortuna, ancora vive e prospera."
Detto & fatto (è il mio motto). Gli ho preparato un pezzo bellissimo, quasi una dichiarazione d’amore, più un articolo che un volantino, spiegando che facendo il corso sugli angeli si diventa poi angeli, come con il Reiki: io reikione, tu reikione.
Quindi, cari aspiranti corsisti angelologhi, questo è il regolamento d’iscrizione al corso: niente fumo, niente money, niente parolacce, niente lussi inquinanti per la terra e il paradiso, niente gioielli e, soprattutto, niente sesso (ma forse per questo non c’era manco bisogno di raccomandarsi).
L’esperimento è riuscito, e il corso non è più partito.
Depliant stampato, corso zompato. Urrà!!!
7
Signori, signore, è in linea la pubblicità.
Pubblicità della Nuova Era, tutti belli e ispirati dalla mattina alla sera. Alè.
Sulla linea c’é la segretaria della rivista "ARRAPPHA LA VITA", che con voce angelica, dolce e armoniosa, stile sirenetta della nuova era, nuove linee 144, mi dice: "vorremmo scambiare un po’ di energia positiva con lei"
Eccioè ???
"Vorremmo proporle della pubblicità sulla nostra pregiata rivista, ma non é per chiederle soldi, é solo per uno scambio energetico......" (naturalmente, in soldi).
E io chissà che mi credevo, è sempre la solita sòla sullo scambio energetico, ma questi vogliono solo dollaroni energetici, che per loro dev’essere il massimo, come concentrato energetico.
Qui si vende e si compra tutto, meno me che non mi vogliono mai, da nessuna parte, io me so’ rotto scotto!!!
Seguono poi le solite argomentazioni, studiate sul bignamino di filosofia economica ecumenica edito dalla "TEFOTTO NEW AGE": "La vita é una Vendita: come farla bene". Oplà.
Ma andiamo avanti con le strategiche argomentazioni di abboccamento all’amo del coglionazzo energetico (il sottoscritto - e chi altri?)
"..... la nostra riviste ha una tiratura di 30.000 copie a numero ...."
Sì, in un anno o due, forse, ci arriviamo.....
"..... la nostra proposta é altamente mirata e selettiva, contattiamo solo centri ed operatori conosciuti ed altamente qualificati ....."
Come no, siamo sempre tutti inserzionisti "pochi, seri e selezionatissimi", poi la rivista esce, vai a cercarti e ti trovi sperduto in mezzo a trecento altri annunci analoghi, poiché essa é classicamente composta per il 50% da inserzioni (naturalmente tutte selezionate, ovvio). E al dunque, ti ritrovi impaginato insieme al Mago Zufulus che risolve tutto tranne se stesso, alla pubblicità del viagra ecologico alternativo, a Siriam l’astrologa che palpa le stelle, e al centro tantrico campagnolo "Mucchio Selvaggio".
E in più, dulcis in fundo, che vuol dire supposta profonda, io ho pagato anticipatamente per quello.
Poi ti credo che "L’Espresso" mi mette sulla stessa pagina dove D’Agostino cazzeggia sempre e sparla di Eleonora Brigliadori che si beve la pipì d’annata.
Ed ecco perché poi la gggente, già confusa per diritto di nascita dalla vita stessa, si confonde ancor più le idee, e mi chiama chiedendomi se anch’io applico la pissioterapia, o terapia pissiologica. Qui si va di equivoco in equivoco. Fotografatemi insieme a Valeria Marini e facciamola finita. Se dev’essere gloria, che vera gloria sia, almeno per una volta. Non parlate di me solo quando c’é il la pipì di mezzo.
Poi lo scambio energetico avviene. Sgancio mezzo milione per pubblicizzare un mio programma organizzato per fine anno. La rivista esce con l’inserzione un mese dopo l’avvenimento e a me (e a tutti gli altri, suppongo) arriva 45 giorni dopo. Mi sento d’improvviso a corto d’energie.
"ARRAPPHA LA VITA"? Arraffa la lira!
Adesso che mi ricordo, anch’io ho una rivista (’na cosa modesta). C’è nessuno che ha voglia di scambiare un po’ d’energia positiva con me?
8
Ho, calda sulla linea, e su quella soltanto, Farinella Scatarazzo della famosa rivista psicoalternativa-musicale SUCCHIO SELVAGGIO, che periodicamente mi chiama e s’informa: "Aheeemmmm, caro Stefi, come va, come va, chiamavo per sapere come stavi, come ti andavano le cose, come va, eh? come va...."
"Tanta attenzione ed interesse per la mia modesta e seminutile persona mi commuove e mi fa arrossire, ti ringrazio. E a te, come va?"
"Aheeeemmmm, così Stefi, bene, be’, ma, sai, io volevo sapere se t’interessava mettere delle inserzioni sulla nostra rivista, sai, mica tante, ’na decina, giusto per mantenere il contatto"
All’anima de li mejo contatti tua, ma dimmelo prima, no?
Come sto, come non sto, se ce sto..... Con te, mai!!! Inserziònati da sola.
9
Nell’Era Vera delle Telecomunicazioni e con l’avvento dei telefonini cellulari, ormai uno non ha più scampo e non c’è un posto dove nascondersi: al bagno, in auto, in treno, al ristorante, in palestra, o a letto di notte, il telefono t’insegue ovunque e ti si fotte.
Ormai te lo sei sposato e non puoi più farne a meno, solamente questi contratti matrimoniali tra uomo e telefono sono veramente indissolubili, tutti gli altri fanno ridere e dureranno, nel tempo, sempre di meno. Quando avremo cinque cellulari a testa, molti si faranno seppellire con il telefonino prediletto nella bara, cosa che fino ad oggi non era mai stata concessa a due esseri umani insieme, unitisi fedelmente in vita.
Ma forse avremo altri spazi per preoccuparci di questo, faccio ancora in tempo a beccarmi un’ultima chiamata, e per oggi vi saluto e vi sfanculo tutti, da bravo ragazzo timido e scontroso.
Ed ecco un’altra signora, che con voce melliflua mi fa: "io ricevo da taaaaanto tempo i vostri depliant, sono fiera di voi e voglio aiutarvi, voglio collaborare. Vi interessa una volontaria?"
Ah bè, una volontaria, rarefatta come l’aria, non si rifiuta mai.
"Ecco, io sarei una volontaria, vorrei sostenervi, posso sostenervi? Sono una volontaria".
"Va bene, Volontaria - chissà se era il suo nome, non me l’ha poi detto - cosa vorresti fare, qui?"
"Io vorrei aiutarvi, vorrei sostenervi, perché sono una volontaria e una vostra ammiratrice, ma.... non è che si potrebbe avere, che so, almeno un piccolo compensuccio come incoraggiamento?"
Mondo Paracùleo, e io che stavo pure abboccando all’amo, stavo dicendole di sì, ma do’ s’è mai visto un volontario che chiede uno stipendio? Di volontari così ne è pieno il globo. Finalmente, dopo che lei insiste ancora per mezz’ora perché io le pubblichi un libro sulla lettura dei fondi del caffè, riesco a sgominarla e ad attaccare la linea.
Volontaria, qua per te non è aria: stattene a terra!
10
Mio Dio, mio Dio, perché hai abbandonato anche me?!?
Conclusioni Telefoniche
Ho cominciato a fare questo lavoro nel 1983. Avevo vent’anni.
Sono passati anni, anni & rotture, so’ diventato sordo, cinico e imbufalito, violentato a raffica e a ripetizione dai telefonisti e dai pazzoidi che circolano a piede libero per il pianeta, Italia in testa. Odio il telefono e chi telefona, e perfino quelli che lavorano ai telefoni. A volte, odio anche me stesso - quando sto al telefono.
Dopo anni & anni & anni ho deciso, mi sacrifico: da domani, assumerò qualcuno che risponda al telefono per me. Avrei voluto resistere di più per scrivere una raccolta sui matti telefonici, ma ci rinuncio, prima che diventi matto per davvero io.
Postilla
Telefono New Age finisce qui e vi dà appuntamento alla prossima incarnazione (speriamo).
Se durante la lettura avete riso almeno trenta volte, avrete fatto il pieno di endorfine per almeno una settimana e ne guadagnerete in salute e benessere (chiaramente new age). Come minimo, per riconoscenza, dovreste acquistare uno dei miei libri e tenerlo sopra al comodino (il libro, non me, che il mobile non reggerebbe al trauma) per leggiucchiarlo ogni sera: sarete sommersi da ondate di puro pessimismo umoristico (ovviamente new age).
Se avete riso solo dieci volte, forse sono io che non vi faccio tanto ridere. Avete comunque ragione, io a me mi faccio più che altro piangere.
Se non avete riso affatto, vuol dire che non avete proprio senso dell’Humour. E avete ragione anche voi, di che dovreste divertirvi, stando qua? Provate con i film di Alberto Sordi, di Franco & Ciccio, di Stanlio & Ollio. In edicola troverete le raccolte complete.
Se, invece, non solo non avete riso, ma vi siete pure incazzati leggendo, non ci sono dubbi: siete uno dei personaggi descritti in questi sketches di pura follia telefonica e TELECOMica, e vi ci siete riconosciuti: bravi ed arguti.
Aheeeemmmmm...... come diceva una vecchia canzone del ’70, "mi dispiace devo andareee, il mio posto è lààààà".
Ci leggiamo alla prossima. Vi do solo un ultimo consiglio: staccate il telefono.
Libera selezione estratta dal volume
“MONDO NEW AGE”,
di Stefananda – Edizioni ISU