Direzione: Stefano Fontana

Sede principale:

Lungotevere Portuense 158, 00153 Roma

Orari e telefono:

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Corso di Formazione

YOGA POSTURALE

 

ROMA, in 3 weekend

 

570 € + 30 tessera annuale

 

(rateizzabile: è possibile pagare il corso in rate)

 

DATE DEL CORSO

14-15 gennaio 2023

prima parte

25-26 febbraio 2023

seconda parte

11-12 marzo 2023

terza parte

corso yoga posturale

 

 

Nel linguaggio comune, con il termine postura, si intende l’atteggiamento della persona a posizionare e a muovere il proprio corpo in un certo modo.
La postura è il nostro personale modo di reagire, attraverso il corpo, all’ambiente che ci circonda. Essa rappresenta un mezzo di comunicazione tra il nostro mondo interiore e il mondo esterno.
La postura dipende ed è influenzata da numerosi fattori, sia fisici che psichici, che si intersecano tra di essi: patrimonio genetico, attitudini sportive, lavoro svolto, presenza di traumi o lesioni che hanno determinato un danno all’organismo, equilibrio muscolare alterato, malocclusione dentale, appoggio plantare, stress, respirazione e altri.
Non esiste la postura perfetta, ma è auspicabile avere un buon allineamento dei segmenti corporei per il raggiungimento di una forma armoniosa caratterizzata da assenze di tensioni muscolari e da una combinazione di stabilità e leggerezza.
Il deviare da questa auspicabile forma armoniosa è sempre più frequente ed è causa di mal di schiena, cefalee, rigidità, tensioni alle spalle, dolori cervicali e altro ancora.
Il corso di YOGA POSTURALE propone numerose pratiche e sequenze che, attraverso il movimento consapevole del corpo ed il respiro, aiutano a ritrovare l’armonia e il giusto equilibrio dell’assetto posturale.
Il punto di partenza è stimolare e sviluppare la sensibilità del corpo, entrando in sintonia con esso e divenire consapevoli che la colonna vertebrale è integrata e armonizzata con tutte le altre strutture dell’organismo: con le spalle, con il bacino, con gli arti inferiori, gli arti superiori, la gabbia toracica e i muscoli della respirazione.
È necessario conservare anche una buona mobilità e scioltezza di tutte le articolazioni. Una forma armoniosa, infatti, non è “uno stare diritti con la schiena”, ma una organizzazione mentale e muscolo-scheletrica che ci permette di eseguire qualsiasi movimento con facilità, in cui il nostro corpo non è una zavorra da trasportare.
Prendere, inoltre, consapevolezza delle caratteristiche del respiro che riguardano il suo ritmo, la sua fluidità, la sua armonia e il suo utilizzo all’interno delle pratiche ha come finalità il ripristino della vitalità e della mobilità della colonna vertebrale.

 

N.B. - Il corso è strutturato in tre seminari fruibili anche singolarmente.

Partecipando a tutti i seminari si avrà ovviamente una preparazione più ampia perché ogni seminario sviluppa un programma differente offrendo agli insegnanti di yoga una varietà di posizioni e sequenze che arricchirà il “repertorio” delle loro tecniche e renderà la conduzione di una classe più varia e stimolante.

 


 A CHI È RIVOLTO

Il corso o i seminari sono rivolti oltre agli insegnanti di yoga anche agli operatori olistici e del benessere e a coloro che intendono seguire per se stessi un programma di riequilibrio posturale. Non hanno scopo riabilitativo e non vogliono sostituire alcuna terapia medica.

 


 

PROGRAMMA DEL CORSO YOGA POSTURALE

 

PRIMO SEMINARIO - RISVEGLIARE LA SENSIBILITÀ DEL CORPO
L’ASSE DELLA VITA

 

“Perché gli asana siano un potente agente di trasformazione, dobbiamo farlo non solo con la forza dell’abitudine, ma con un flusso di consapevolezza. Anche per la salute del corpo, per migliorare la postura e l’allineamento, per aumentare efficacemente la forza e la flessibilità e per esplorare i nostri limiti in sicurezza la consapevolezza è necessaria nella pratica degli asana. Lesioni e squilibri nell’allineamento spesso sorgono nella pratica degli asana a causa della pratica dell’abitudine invece di esercitarsi nella consapevolezza”.
(A.G. Mohan)

Il seminario ci permette, attraverso l’esecuzione di numerose pratiche e sequenze in cui il respiro è “l’attore principale”, di affinare la sensibilità del corpo e migliorare la postura attraverso un “sottile” lavoro sulla colonna vertebrale e sulle articolazioni.
Sono proposte tecniche di approfondita percezione del corpo in cui il tappeto è l’unico maestro. La pratica diviene un campo di scoperta, un “laboratorio” in cui si risvegliano energie sopite in angoli nascosti del nostro essere. Un luogo in cui ci concediamo di esplorare con curiosità la percezione del corpo e le sensazioni che si sono generate.
La postura non è una forma ideale a cui tendere, ma piuttosto una attenzione da coltivare attraverso pratiche corporee che possono divenire una modalità per ascoltarsi e una possibilità di modificare, se necessario, in maniera consapevole e graduale l’atteggiamento del nostro essere. Non riguarda solo il corpo, perché cambiare un atteggiamento posturale è anche modificare un’emozione e un modo di reagire con il mondo esterno.È un processo di scoperta e di apprendimento mentale, emotivo e fisico.
Avere accesso al proprio corpo, saperlo ascoltare, comprenderlo, non è sempre facile. Si preferisce restare all’esterno, da spettatori più o meno attenti, più o meno coinvolti.
È nell’ascoltare, nel diventare curiosi, nell’esplorare le varie zone del corpo, come un esploratore che va alla scoperta di un paesaggio allo stesso tempo familiare e poco conosciuto, che a poco a poco prende forma la mappa del corpo e legami inaspettati si stabiliscono tra le sue diverse parti. In questo modo si riprende possesso di luoghi dimenticati, di zone non abitate, contratte e rimaste irrigidite per parecchi anni.
Il corpo non è un abito che indossiamo, ma la casa in cui viviamo. Il corpo siamo noi, nella sua unità di mente e respiro (energia vitale). Se non lo ascoltiamo non ci conosciamo e non ci riconosciamo.
Per modificare “l’uso” che facciamo del corpo è necessario imparare a percepirlo ed entrare in sintonia con esso, ad avvertire le sue tensioni, la posizione dei suoi singoli segmenti e come essi siano parte di un tutto e non elementi a se stanti.

 

TEORIA
La postura. La propriocezione. Il rilassamento. I fattori che influenzano la postura. La colonna vertebrale e le sue curve fisiologiche. Le cerniere della colonna vertebrale. La mobilità articolare. La cintura scapolare. La cintura pelvica. L’articolazione temporo-mandibolare. I muscoli posturali.

 

PRATICA
Risvegliare la sensibilità del corpo attraverso il rilassamento.
Dalla consapevolezza del corpo alla consapevolezza del respiro.
Esplorazione della colonna vertebrale e delle sue curve in posizione supina. Esplorazione delle curve della colonna vertebrale attraverso la mobilizzazione degli arti.
Movimento di antero-retroversione del bacino. Relazione bacino-testa. Esplorazione della colonna vertebrale in quadrupedia.
Orologio pelvico.
Pratiche di mobilizzazione dei principali distretti della colonna vertebrale (zona cervicale, zona dorsale, zona lombare).
Pratiche per l’articolazione temporo-mandibolare.
Pratiche per l’articolazione scapolo-omerale e gli arti superiori.
Pratiche per il cingolo pelvico e gli arti inferiori.

 

OCCORRENTE
Abbigliamento comodo, copertina, calzini antiscivolo, un cuscino. Si fornisce dispensa. Si rilascia attestato di frequenza.

 

SECONDO SEMINARIO - RESPIRO E POSTURA

 

“Se respirassimo tutti come fanno con naturalezza gli animali, il nostro livello energetico sarebbe alto e soffriremmo raramente di stanchezza o depressione cronica. Ma nella nostra cultura il respiro è per lo più poco profondo e si ha la tendenza a trattenerlo. Peggio ancora, non ci si accorge neppure di avere problemi di respirazione. Ci si butta invece a capofitto nella vita, fermandosi di quando in quando solo per dire agli altri che “si ha appena il tempo di respirare”.
(Lowen La spiritualità del corpo)

 

Respirare è certamente l’atto simbolico e concreto più importante e necessario, legato al fluire della vita ed è la manifestazione della vita che scorre in noi. Respirare è vivere e non può esistere vita senza respirare.
Recuperare il profondo significato del nostro respiro è un percorso lungo che richiede dedizione e che durerà un’intera vita.
Durante questo viaggio avremo sempre accanto questo compagno che, con la sua gentile presenza, scandirà ogni nostro attimo, sarà con noi ovunque, ci seguirà in ogni momento, alimenterà tutto ciò che faremo e sperimenteremo, ci darà energia e salute, ci permetterà di gestire le emozioni, ci consentirà spazi di rilassamento e di profonda pace, ci insegnerà a stare nel “qui ed ora”, e ci permetterà di fare esperienza di “essere uno con tutto”.
Respirare può davvero essere considerata la funzione primaria che l’organismo deve compiere per mantenersi in vita. Da essa, infatti, dipendono tutte le altre; ma è anche quella più trascurata. Non le si dà, infatti, l’importanza dovuta. Dovremmo imparare a respirare in maniera adeguata perché sono tanti i benefici che una buona respirazione arreca al nostro organismo.
Una buona respirazione migliora la funzione cardiovascolare e la circolazione linfatica, favorisce la digestione, stimola la peristalsi intestinale, ossigena i tessuti, rinforza il sistema immunitario, agevola il sonno, aiuta a gestire lo stress e l’ansia.
Tra i benefici che una buona respirazione arreca al nostro organismo vi è anche il benessere procurato alla colonna vertebrale con il conseguente miglioramento della postura.
Una respirazione superficiale e inadeguata crea irrigidimento alle strutture del corpo causando squilibri che si riflettono sulla colonna vertebrale.
Una postura armoniosa, in cui le curve del rachide sono rispettate, le articolazioni sono elastiche e i muscoli rilassati, favorisce la piena e libera espansione della gabbia toracica e permette al respiro di esprimersi in tutta la sua potenza.
Migliorando la postura migliora il respiro, ma è altrettanto vero che la postura migliora se migliora il respiro. Respiro e postura sono pertanto intimamente connessi. In ambito posturale la respirazione, talvolta, non viene presa in considerazione e si lavora su determinati aspetti come allungamenti, allineamenti o potenziamento muscolare e si trascura invece l’influenza che essa ha sulla colonna vertebrale. Fondamentale è utilizzare una giusta ed efficace respirazione, attraverso la quale la colonna vertebrale si rigenera. Il respiro è la forza “correttiva” che permette il cambiamento per il raggiungimento di una forma armoniosa: forma che è l’immagine di come siamo dentro. In questo seminario faremo un viaggio alla scoperta della nostra “essenza” e, attraverso pratiche e sequenze in cui il respiro fa da ponte tra corpo e mente, esploreremo stanze e angoli disabitati del nostro essere. Le posizioni che assumiamo con il corpo, confortate da una respirazione adeguata, servono a rendere spaziosa ogni struttura del nostro corpo. Ed è il respiro “l’attore principale” che crea spazio tra le vertebre e le articolazioni. È il respiro che guida la colonna vertebrale a flettersi, estendersi, inclinarsi e ruotare. È nello spazio generato attraverso il respiro che si creano quei passaggi in cui si “insinua” e si espande la forza vitale.

 

TEORIA
Il respiro e la postura. Strutture coinvolte nel gesto respiratorio. Respiro spontaneo e respiro forzato. Il diaframma toracico, il diaframma pelvico e il diaframma ioideo. I muscoli inspiratori e i muscoli espiratori. Respirazione diaframmatica, costale, apicale.

 

PRATICA
Consapevolezza del respiro.
Il percorso del respiro. Il suono del respiro. Unità attraverso il respiro.
Esplorazione ed espansione della respirazione diaframmatica. Ruolo del diaframma sull’allineamento del tratto lombare.
Esplorazione ed espansione della respirazione costale e apicale. Ruolo della respirazione costale sulla mobilità del tratto dorsale.
Esplorazione dello spazio interno.
Pratiche per il cingolo pelvico e per il pavimento pelvico.
Esplorazione della leggerezza della colonna vertebrale attraverso il respiro. Risvegliare il respiro attraverso il movimento.
Guidare il respiro lungo la colonna vertebrale.
Pratiche di rigenerazione articolare del tratto cervicale, dorsale e lombare attraverso il respiro.

 

OCCORRENTE
Abbigliamento comodo, copertina, calzini antiscivolo, due cuscini. Si fornisce dispensa. Si rilascia attestato di frequenza.

 

TERZO SEMINARIO - I PIEDI, LE NOSTRE RADICI

 

“Noi esseri umani siamo come alberi, radicati al suolo con un’estremità, protesi verso il cielo con l’altra, e tanto più possiamo protenderci quanto più forti sono le nostre radici”.

  1. Lowen )

 

Un seminario dedicato al benessere dei piedi in cui, attraverso l’esecuzione di numerose pratiche, si “regala” una maggiore elasticità alle articolazioni delle caviglie, delle ginocchia, delle anche e della colonna vertebrale, si rilascia la tensione della fascia plantare e si risveglia la sensibilità tattile dei piedi affinché essi ritrovino la loro mobilità e il loro radicamento.
I piedi sono le nostre radici. Rappresentano la nostra connessione con la terra.
I piedi esprimono come “stiamo nel mondo” e come ci proiettiamo verso l’esterno. È il tramite tra il mondo esterno e il nostro “essere”.
Una macchina complessa formata da un numero incredibile di ossa, articolazioni e muscoli che lavorano insieme per dare sostegno ed equilibrio. “Un capolavoro di ingegneria e un’opera d’arte”. Così Michelangelo descrive il piede e la sua struttura interna.
Punto di appoggio con il terreno, i piedi sostengono, danno stabilità e, come delle leve, forniscono la spinta che ci permette di camminare, correre, saltare, ballare, esprimerci quindi in vari modi.
Le sue funzioni più manifeste sono legate quindi al mantenimento della posizione eretta e al movimento di deambulazione ma, oltre a queste, il piede svolge altre funzioni altrettanto importanti.
Ancor prima di essere organo di movimento è un importante organo di senso. Sulla sua pianta è presente, infatti, la maggiore concentrazione di terminazioni nervose sensitive rispetto a qualsiasi altra parte del nostro corpo.
Il piede è, infatti, una delle “entrate” del sistema tonico posturale e, insieme all’occhio, all’orecchio interno e all’articolazione temporo-mandibolare, rappresenta uno dei principali organi coinvolti nel mantenimento dell’equilibrio e della postura.
Il piede è il responsabile delle modificazioni delle curve della colonna vertebrale.
È importante per questo risvegliare e “recuperare” la sensibilità dei nostri piedi che sono una struttura fondamentale del nostro organismo dalla quale dipende il nostro benessere.
Questa parte del corpo così importante, purtroppo, è spesso trascurata e dimenticata e ci ricordiamo di avere dei piedi soltanto nel momento in cui c’è qualcosa che non va e ci preoccupiamo più del loro aspetto estetico che della loro funzione.
Avere un appoggio dei piedi ben equilibrato è di fondamentale importanza, perché qualsiasi malessere o disfunzione presente nei piedi ha ripercussioni negative sulle caviglie, sulle ginocchia, sulle anche e su tutta la colonna vertebrale. .
Avere piedi “felici” è una premessa indispensabile per il benessere dell’intero organismo.

 

PROGRAMMA

TEORIA
Anatomia del piede.
Piede e postura: un legame inscindibile. Archi plantari, tripode e poligono di base. Il ciclo del cammino.

 

PRATICA
Automassaggio per risvegliare la sensibilità dei piedi.
Massaggio dei piedi con l’utilizzo di palline.
Sequenze di mobilizzazione delle articolazioni delle caviglie, delle ginocchia, delle anche, degli arti inferiori e della colonna vertebrale.
Movimento di antero-retroversione in quadrupedia e in posizione eretta.
Esplorazione della distribuzione del peso. Ricerca del centro. Ruolo ammortizzante degli arti inferiori. Forza respingente dei piedi.
Tadasana (la posizione della montagna) “come avere i piedi per terra”: esplorazione del radicamento.
Pada kriya (l’azione dei piedi): pratiche di stimolo della sensibilità del piede in posizione quadrupedica e in posizione eretta.
“Dalla terra al cielo”: sequenza di posizioni in cui, guidati dal respiro, dalla posizione prona si scivola fluidamente in quadrupedia fino ad elevarsi in posizione eretta.
Pratiche in piedi e in ginocchio con l’utilizzo di un bastone e di una cintura. Prithivi mandala pranayama: il respiro della Terra.
Meditazione: l’albero della vita.

 

OCCORRENTE
Abbigliamento comodo, copertina, calzini antiscivolo, un cuscino, due palline da massaggio (gomma di durezza media) di circa 6 cm e una cintura di 2,5 m.

Si fornisce dispensa. Si rilascia attestato di frequenza.

 


 

INFORMAZIONI SUL CORSO

 

Docente

MARIA PATRIARCA FILIBECK per oltre 15 anni ha insegnato ginnastica armonica e stretching formando insegnanti in queste discipline e preparando coreografie. Ha aperto e gestito due Centri sportivi da lei personalmente diretti. Da molti anni si dedica esclusivamente allo yoga, ottenendo l'abilitazione all'insegnamento presso l'ISU. Altri momenti importanti nel suo percorso formativo sono stati: un biennio di formazione in Kundalini Yoga e Kriya Yoga, il corso per istruttori di ginnastica posturale e Yoga fitness, e il corso di insegnante di Qi Gong. Nelle sue lezioni unisce, fonde ed esplora varie tecniche in cui il respiro è l'essenza della pratica.

 

DURATA

3 weekend

 

ATTESTATO

Si rilascia attestato

 

A CHI SI RIVOLGE

Ai praticanti come agli insegnanti di Yoga che desiderano ampliare la propria esperienza

 

MATERIALE DIDATTICO INCLUSO

Dispense didattiche illustrate e dettagliate

 

ORARI

Sabato ore 10.00/17.00, domenica ore 9.30/13.30

 

OCCORRENTE

abbigliamento comodo, calzini antiscivolo, copertina o telo, e materiale per appunti.

 

COSTI

il costo è di 570,00 euro, in tre rate mensili da 190,00 euro.

 

 

 


CORSO FORMAZIONE

Insegnanti Yoga

 

 

Corso Completo

in 13 weekend


CORSO FORMAZIONE

ISTRUTTORI DI GINNASTICA BIOENERGETICA

 

corso insegnanti e istruttori bioenergetica

 


 

 

raja yoga

 

Corso settimanale di

RAJA YOGA

da Settembre a Giugno

in zona Trastevere-Testaccio

 


 

posizione yoga

 

Corso settimanale di

HATHA YOGA

in zona Trastevere-Testaccio

 

 


 

 

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